L’ebook è un prodotto stupido? L’ha detto un editore di Hachette Livre, una delle case editrici più grandi del mondo.
Arnaud Nourry, uno degli amministratori delegati di “Hachette Livre”, una delle case editoriali più grandi del mondo, è stato intervistato pochi giorni fa dal sito di notizie indiano “Scroll”.
Il giornalista Harsimran Gill si è rivolto così a Nourry: “Gli ebook sono entrati nel mercato con il Kindle poco più di dieci anni fa. Lei ha parlato di un piccolo declino: pensa che il mercato si sia saturato? Ci sono formati diversi dagli ebook che gli editori dovrebbero sperimentare?”.
Nourry ha risposto: “Ci sono due diverse geografie da tenere in considerazione per parlare di questa cosa. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito il mercato degli ebook è il 20 per cento del mercato editoriale complessivo, mentre altrove è pari al 5-7 per cento perché negli altri paesi i prezzi non sono mai scesi abbastanza da rendere competitivi gli ebook. Penso che la stabilizzazione, o meglio il leggero declino che si è visto negli Stati Uniti e nel Regno Unito non si invertirà. È il limite del formato ebook. L’ebook è un prodotto stupido. È uguale al libro di carta, solo che è elettronico. Non c’è creatività, miglioramento, vera esperienza digitale. […] Noi editori abbiamo provato a migliorare o arricchire gli ebook, ma non ha funzionato. Abbiamo provato app e siti: i successi sono stati uno o due su centinaia di fallimenti”.
All’interno della stessa risposta Nourry ha anche consigliato dove, secondo lui, dovrebbe spostarsi l’attenzione delle grandi case editrici: “Sono convinto che ci sia qualcosa che possiamo inventare usando i nostri contenuti e il digitale che vada oltre gli ebook, ma sono giunto alla conclusione che non abbiamo le capacità e i talenti necessari per questo nelle nostre aziende perché gli editori e gli editor sono abituati a prendere un manoscritto e metterlo su una pagina. Non conoscono a pieno il potenziale del 3D e del digitale. Per questo negli ultimi due anni abbiamo comprato tre società produttrici di videogiochi, per attrarre talenti di industrie diverse e vedere come possiamo arricchirci gli uni gli altri e andare oltre l’ebook. Dobbiamo offrire esperienze diverse ai nostri clienti.”
In Italia, dopo il boom dei primi anni, il mercato degli ebook sembra essersi avviato verso il declino: dal 2016 il commercio di libri digitali è sceso fino ad essere pari al 5% del mercato totale dei libri.