Julen, la commozione al funerale. L’autopsia conferma la tesi inquietante

L’autopsia sul corpicino del piccolo Julen di soli due anni, finito in un pozzo il 13 gennaio scorso a Totalan, vicino Malaga ha confermato che Julen è morto per un’importante trauma cranico.

Secondo la ricostruzione effettuata da parte degli inquirenti, il piccolo è precipitato in caduta libera per 71 metri. Il suo cadavere è stato quindi trovato ricoperto di sassi e detriti che possono aver causato le tantissime ferite ritrovate dal medico legale sul cadavere di Julen, recuperato lo scorso venerdì notte. Una fine inquietante quella del piccolo. Speriamo non abbia sofferto, ricoperto di pietre.

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Effettuati i funerali del piccolo Julen

Emozione, tante lacrime e molto  dolore hanno segnato l’addio finale che Malaga ha dato questo pomeriggio a Julen, il piccolo di due anni, il cui corpo è stato trovato nelle prime ore di Sabato 26 gennaio 2019 nel pozzo in cui cadde il 13 cm scorso. Insieme ai genitori c’erano centinaia di persone che  hanno accolto, Jose Rosello e Vicky Garcia e il resto della famiglia che ha vissuto momenti difficilissimi.

Dalla domenica mattina, gli abitanti di El Palo, un quartiere sconvolto da quando quello che è avvenuto due settimane, si sono riuniti nella piccola piazza di Nuestra Señora del Rosario. All’interno, alle ore 12.30, Rafael Vivancos, parroco della chiesa di San Juan de la Cruz, ha pregato una breve nenia per il piccolo Julen.

Pochi minuti dopo, il silenzio era presente nella folta Chiesa. Sopratutto quando la famiglia del piccolo Julen, guidati dai nonni in ogni momento e accompagnati da squadre di psicologi, hanno fatto un giro della sala aperta per vedere il piccolo nella camera ardente allestita.

Una storia tristissima quella del piccolo Julen. Della quale ha parlato anche la mamma del piccolo Alfredino Rampi:

“Questo caso dimostra che senza prevenzione non si va avanti”

“UN POZZO IDENTICO A QUELLO DI MIO FIGLIO. È STATO IMPOSSIBILE SALVARE UN INNOCENTE ANCHE QUESTA VOLTA”

 

 

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