Tragedia a Roma. Dopo tre giorni è morta al Policlinico Gemelli di Roma la piccola Matilda.
La bambina , è deceduta per un boccone di un “hot dog” andato di traverso. Era nella vettura con mamma e papà e stava mangiando un rustico col wurstel quando ha iniziato a dare segni di soffocamento.
I suoi genitori sono intervenuti in maniera immediata tentando anche la classica manovra di emergenza.
I tentativi disperati di mamma e papà sono stati totalmente inutili e quando è giunta in ospedale la piccola era già in coma. Dopo tre giorni è morta e i genitori hanno donato i suoi organi.
Doveva essere un natale felice e invece è il peggiore degli incubi per due genitori. Un normale pasto, con il più pericolo dei cibi per una. Giustamente i sui genitori avevano subito visto che le cose non andavano bene , hanno prima tentato una manovra di soccorso, poi sono corsi al nosocomio più vicino. Giunti al Sant’Andrea la situazione era già drammatica ed è stato deciso il trasferimento al Policlinico Gemelli.
Matilda non si è mai più svegliata, è andata in coma irreversibile, per troppo tempo il suo cervello è rimasto senza ossigeno. E così, tre giorni dopo, i genitori hanno compiuto l’ultimo gesto davvero da apprezzare in un momento davvero doloroso dove è difficile ragionare.
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I due genitori hanno agito dando l’autorizzazione alla donazione degli organi. Il cuore, il fegato e i reni di Matilda daranno speranza ad altri bimbi. Il pm di turno ha invece disposto l’autopsia sulla piccola. Si deve stabilire se tutto è andato nel modo corretto. Al momento, infatti, non ci sono indagati. I dottori invece, ricordano come in queste situazioni siano fondamentali i primi istanti e che la manovra antisoffocamento, meglio conosciuta come manovra di Heimlich, è l’unica in grado di evitare il peggio. Una manovra che dovrebbe essere insegnata di default a tutti per evitare che accasa tutto questo.