Trump e la guerra fredda USA-Russia: “Abbiamo missili simpatici…”

Trump guerra fredda
Donald Trump – Getty Images

Continuano le minacce reciproche tra Donald Trump e la Russia, che riportano molto ai tempi della guerra fredda di mezzo secolo fa. Il presidente degli Stati Uniti ha appreso della “promessa” della Russia di abbattere qualsiasi missile verrà lanciato contro la Siria e non l’ha presa molto bene. Anzi, su Twitter Trump ci è andato giù molto duro, lanciando minacce neanche troppo velate ai russi: “Preparatevi, perché arriveranno dei missili simpatici, nuovi e ‘smart’. Non dovreste essere partner di un Animale che gode uccidendo con il gas il suo stesso popolo”. Parole pesanti, che acuiscono una tensione continua a crescente, vista la difficile situazione in Siria e l’intervento statunitense osteggiato dal governo Putin. Donald Trump ha fatto sapere che la situazione USA-Russia non è mai stata così tesa, neanche nel corso della guerra fredda: “Le nostre relazioni con la Russia sono peggiori di quanto non lo siano mai state, compresa la Guerra Fredda. Avrebbero bisogno del nostro aiuto, sarebbe molto facile, e noi abbiamo bisogno che tutte le nazioni lavorino insieme”. Intanto, mentre dalla Casa Bianca minimizzano i Tweet minacciosi di Trump, i diplomatici statunitensi stanno discutendo con dirigenti di Francia e Gran Bretagna per una possibile risposta militare comune in Siria, dopo il presunto attacco chimico a Duma, che parrebbe essere stato orchestrato proprio dal regime siriano. Secondo l’Oms, circa 500 persone si sono rivolte ai centri medici di Duma “con i segni di esposizione a gas chimici”.

Trump, guerra fredda contro la Russia: le risposte da Mosca

Una guerra fredda vera e propria, quindi, quella fra Donald Trump e la Russia. La situazione sta diventando incandescente e anche a Mosca non la stanno prendendo benissimo. La replica alle dichiarazioni di Trump non si è fatta attendere: “I missili ‘intelligenti’ devono colpire i terroristi e non il governo legittimo della Siria, che lotta da molti anni contro il terrorismo internazionale sul suo territorio”. In queste parole della portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, c’è tutta la difficile situazione in Siria. Secondo quanto sostengono al Cremlino, eventuali bombardamenti americani potrebbero distruggere le presunte prove di attacco chimico. In precedenza Alexander Zasypkin, ambasciatore russo in Libano, era stato anche più duro: “Se c’è un attacco americano abbatteremo qualsiasi missile e colpiremo le posizioni da dove sono stati lanciati”. Un’escalation di tensione che potrebbe diventare una grave crisi.

 

 

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