L’apprendimento delle regole sociali

Insegnare l’educazione ai nostri figli non è facile ma, ancor più difficile, è guidarli verso il mondo reale, quello fuori dalle mura domestiche, quello dove regnano le regole del giusto e sbagliato, regole sociali. Come le impareranno i nostri figli? Ce lo spiega Teresa Benedetti, la psicologa di Chedonna.it.

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E’ introno al secondo anno di vita che il bambino inizia a comprendere l’importanza del rispetto di determinati standard legati al proprio comportamento e all’apparenza. I bambini infatti non agiscono solo con l’obiettivo di compiacere i desideri degli adulti, ma cercano di dare un senso alle richieste che vengono loro fatte.

Il primo contesto in cui il piccolo apprende le norme che regolano il comportamento è la famiglia, che possiamo considerare un microcosmo della società. E’ attraverso poche e intime relazioni personali che il bambino prende confidenza con le cose che “quella” società gli consente o gli vieta di fare.

Dal secondo anno di vita quindi il comportamento del bambino diventa sempre più centrato sul successo o insuccesso nel soddisfare le richieste che gli vengono fatte dalla realtà che lo circonda. L’acquisizione “dell’idea di standard” è un traguardo cognitivo molto importante. Esso implica la capacità del bambino di operare un confronto a livello mentale tra come è e come dovrebbe essere. Un volta che questa capacità si è stabilita il bambino è in grado di creare un proprio standard. Le convenzioni che compaiono all’interno della famiglia costituiscono uno strumento molto utile per poter apprendere le regole che determinano quali comportamenti sono accettati e quali no. In questo modo, inoltre, il piccolo inizia a sviluppare la capacità di assumersi la responsabilità della trasgressione: deve saper giustificare le proprie azioni. L’acquisizione di queste regole è un processo che coinvolge attivamente il bambino che deve interpretare il senso di ciò che l’adulto gli propone. Il chiedere “perché” quando gli viene detto di fare qualcosa sta ad indicare che non è più sufficiente, per il piccolo, accettare le indicazioni che l’adulto gli dà ma ha bisogno di trovare gli elementi che legano tra loro le indicazioni e il significato sociale.

Teresa Benedetti

teresabenedetti@yahoo.it

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