Papà in sala parto: quando può entrare e le analisi da fare

Tanti anni fa i papà erano costretti ad attendere la nascita del proprio figlio fuori dalla sala parto, magari fumando una sigaretta dopo l’altra, immagine proposta in moltissimi film e in parte corrispondente alla realtà.

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Oggi per fortuna, i papà possono entrare e negli ospedali è severamente vietato fumare. Alla luce di questo grande cambiamento, la figura paterna ha assunto importanza fondamentale durante il periodo di preparazione alla nascita e anche nel parto.

Il futuro papà in sala parto,  dovrà attenersi a delle regole e prepararsi anche emotivamente ad assistere la propria compagna in un momento così importante ma doloroso della vita.

Papà che assiste al parto, le analisi da fare e la preparazione da seguire

La scelta di assistere al parto, deve essere spontanea da parte del papà che una volta presa la decisione dovrà iniziare a prepararsi assieme alla sua compagna.

Se tutto andrà come previsto e senza complicazioni, sarà lui a confortare, aiutare ed accogliere il nuovo nato, assieme alla compagna e al personale sanitario.

La prima cosa da ricordare è di sottoporsi all’esame per la salmonellosi almeno un mese prima della data prevista per il parto.

Per essere dei buoni alleati della propria compagna, i papà dovranno seguire il corso pre parto ed essere certi di poter mantenere il sangue freddo nel momento tanto atteso. In caso contrario sarà bene scegliere di non assistere.

Le direttive sanitarie variano in ogni ospedale e sarà bene quindi informarsi per tempo su esami richiesti per assistere al parto e sulle regole da seguire.

Se però il parto si presenterà difficoltoso e richiederà l’intervento chirurgico, il papà sarà ovviamente allontanato e tenuto al corrente dal personale dell’ospedale.

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