Lo sciame sismico non si ferma, i sismologi: “possibili scosse come la prima”

Da stanotte sono oltre centocinquanta le scosse sismiche registrate, la più forte stamattina alle 3:36 di magnitudo 6.

In pochi minuti gran parte dell’Italia centrale è in ginocchio, devastata da un terremoto che ricorda il più recente quello dell’Aquila.

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Non si escludono altre scosse, come hanno  dichiarato a Repubblica.it il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il sismologo Andrea Tertulliani

“Un terremoto di magnitudo 6.0 si porta dietro una coda di repliche sismiche sicuramente numerose però non si può escludere che ci possano essere scosse paragonabili a quella principale”

Il sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia ha aggiunto:

“stiamo parlando di un’area ad altissimo rischio. Ogni sequenza ha un suo comportamento particolare, però non possiamo escludere che finisca qui oppure che continui in altro modo”

L’Italia è un paese geologicamente giovane e sismologicamente ancora molto attivo, per questo specificano gli esperti, non esiste un luogo sicuro in cui non possano avvenire dei terremoti, soprattutto nella fascia appenninica centrale.

 

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