Ho iniziato questo lavoro come tanti altri, per pura passione.
Ho mosso i miei primi passi in cucina ad appena 13 anni. Mentre i miei amici andavano al mare io ero lì, a imparare cos’è il sacrificio. Non solo il sacrificio di togliere tempo a svaghi e divertimenti, ma il sacrificio più grande, quello di abituarsi a star solo, lontano dalla famiglia.
Nonostante tutto mi sono buttato in questo mondo e, a distanza di 22 anni, faccio lo chef in un 5 stelle: un percorso duro e difficile ma con tante soddisfazioni. In fin dei conti non è sempre così? I traguardi più ambiti non giungono sempre dopo un duro cammino?
Il mio di cammino è stato davvero lungo e, passo dopo passo, ho visto il mondo della cucina cambiare attorno a me. E’ diventato, in un certo senso, l’ennesimo “tempio della moda”: i media se ne sono appropriati e oggi lo presentano in modo totalmente sbagliato, cosa che può creare confusione nelle nuove generazioni.
La cucina per quanto mi riguarda è soprattutto pensiero. Nella mia mente ogni piatto viene studiato prima della realizzazione, abbinando i sapori e cercando di creare mantenendo sempre la semplicità come linea guida: infondo le cose più importanti nascono da quelle più semplici, non credete? E’ questo dunque che vorrei presentarvi: una cucina gourmet per tutti.
Michele Bisanzio
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