Aids sottovalutato: in Italia un sieropositivo ogni 2 ore

Aids sottovalutato in Italia, è allarme. Crescono i contagi ma c’è scarsa informazione. I particolari da CheDonna.it.

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Aids (Wavebreakmedia iStock)

L’Aids anche se non più mortale come un tempo, rimane comunque una malattia molto grave, ma il senso del pericolo al riguardo sembra essere venuto meno. Così informazione, prevenzione e profilassi nei confronti della malattia si sono radicalmente ridotte, tornando a far salire i contagi.

In Italia ci sono attualmente 120mila sieropositivi, con un contagio che si verifica ogni 2 ore. Sono i numeri impressionanti comunicati dagli esperti in vista dell’Icar, l’Italian Conference of AIDS and Antiviral Research, conferenza degli specialisti di malattie infettive in programma dal 6 all’8 giugno 2016 a Milano.

Nel nostro Paese i casi nuovi di Hiv sono 4.000 all’anno e riguardano in particolare i giovani tra i 25 e i 29 anni di età. Il 60% di questi casi viene diagnosticato quando l’infezione è già avanzata. Circostanze allarmanti che devono subito sollecitare campagne di informazione e sensibilizzazione più frequenti e soprattutto più efficaci. Anche se la mortalità per Aids è in drastico calo, la malattia rimane comunque dannosa e invalidante per molti aspetti.

La regione italiana che detiene il record del numero di sieropositivi è la Lombardia, con 20mila casi. Seguono Lazio, Emilia Romagna e Liguria.

L’evento Congresso di ICAR è basato sui contributi originali della ricerca italiana, nel campo dell’infezione da HIV/AIDS e delle altre malattie virali, aperta ai contributi internazionali nel settore”, fa sapere il prof. Antonio Chirianni, Presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.

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