Notizie del giorno: Clinton e Trump vicini alla nomination alle presidenziali

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Spagna nel caso, dalle elezioni politiche dello scorso 20 dicembre non si è ancora riusciti a formare un governo. Il responso delle urne è stato molto frammentario e nessun partito ha ottenuto la maggioranza necessaria per formare un governo. I partiti tradizionali, popolare e socialista, hanno perso terreno a vantaggio delle nuove formazioni come Podemos e Ciudadanos, però ancora troppo piccoli. In questi mesi si sono susseguite le consultazioni per la formazione di un nuovo governo, ma svanita la possibilità di una grande coalizione tra popolari e socialisti, le possibilità di altre alleanze sono risultate, come prevedibile, irrealizzabili. Nonostante il re Felipe IV di Spagna abbia tentato di tutto per evitare il ritorno alle urne, cercando di convincere i partiti a trovare un acordo, alla fine si è dovuto arrendere all’evidenza. “Non esiste un candidato che abbia il sostegno necessario per avere la fiducia in Parlamento”, ha dovuto ammettere il re in un comunicato, annunciando di fatto l’indizione di nuove elezioni. In base alle leggi spagnole, i partiti hanno ancora tempo fino al 2 maggio per trovare un accordo, dopodiché si tornerà al voto e la data delle nuove elezioni sarà molto probabilmente il 26 giugno prossimo.

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