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(Getty Images)
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Le mani lunghe della Camorra sulla politica e sui lavori pubblici. Purtroppo non è una novità, ma lo scandalo che è scoppiato in Campania è davvero molto grave e soprattutto imbarazzante per il Partito Democratico. Un presunto giro di corruzione, tangenti e appalti truccati a favore del temuto clan dei Casalesi ha creato un vero e proprio terremoto nel Pd campano. L’ex sindaco del Comune di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Biagio Di Muro, è stato arrestato per per presunte tangenti, mentre il presidente del Pd campano, Stefano Graziano, è stato indagato per concorso esterno in associazione camorristica. Graziano si è subito dimesso sia dall’incarico nel partito sia da quello di presidente dell’assemblea regionale campana. E’ stato arrestato anche l’imprenditore della ristorazione Alessandro Zagaria, ritenuto dagli inquirenti l’anello di congiunzione tra la politica e il clan guidato dal boss, solo omonimo, Michele Zagaria. Di Biagio e l’imprenditore Zagaria sono stati portati in carcere, mentre per altre sette persone, tra cui l’attuale responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Santa Maria Capua Vetere Roberto Di Tommaso, il gip di Napoli ha disposto gli arresti domiciliari. L’inchiesta è condotta dalla Dda di Napoli e le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dal Nucleo regionale di polizia tributaria della Guardia di finanza e dai carabinieri del nucleo investigativo di Caserta.

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