Cicciolina lancia un appello a Barack Obama

Cicciolina ha lanciato una appello al presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Ecco di che cosa si tratta.

Cicciolina
Cicciolina

La celebre attrice di origini ungheresi Ilona Staller, più nota con il nome d’arte di Cicciolina, ha appena lanciato un singolare appello al presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La richiesta è quella di revocare il bando dal territorio americano emesso nei suoi confronti dagli Usa diversi anni fa.

A raccogliere l’appello ci ha pensato il settimanale Chi, che ha pubblicato la lettera di Cicciolina ad Obama.

“Gentilissimo Signor Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama. Sono a scriverle per invitarLa a prendere in considerazione la mia domanda di grazia per i fatti che mi sono stati attribuiti erroneamente contro l’immagine degli Stati Uniti d’America, sottolineando soprattutto il mio amore e rispetto nei confronti degli Stati Uniti e di tutto il popolo americano”.

Così scrive Ilona Staller nelle prime righe della lettera, pubblicata sull’ultimo numero di Chi.

“Nel lontano 1981 – continua Cicciolina -, durante una manifestazione di ciclismo, ‘La sei giorni di Milano’, venne bruciata davanti a 24mila persone una bandiera scenografica molto simile, purtroppo, alla bandiera americana. Quella provocazione, andata in scena durante un mio spettacolo, venne scambiata per una proclamazione d’odio nei confronti degli Stati Uniti d’America, mentre in realtà era una protesta contro le Brigate Rosse, un modo per condannare il terrorismo”.

Durante lo spettacolo, Ilona Staller fu arrestata “con l’accusa di aver offeso la bandiera di uno Stato estero“. Dopo l’arresto, Cicciolina fu processata per direttissima, ma venne assolta. Nonostante l’assoluzione in Italia, l’attrice finì nella lista nera delle persone sgradite agli Stati Uniti, con il divieto di mettere piede sul suolo americano pena l’arresto. Ilona Staller  però non vuole accettare più questa situazione, è passato tanto tempo e pensa che sia ora che le venga concessa la “grazia”, per questo motivo ha deciso di rivolgersi direttamente ad Obama.

“Mi rivolgo a lei, signor Presidente degli Stati Uniti d’America, per chiedere il Suo aiuto, la Sua clemenza, la Sua attenzione e la Sua paterna comprensione affinché mi venga concessa la grazia di ottenere, dopo tanti anni, un visto di ingresso nel suo Paese, cancellando tutto ciò che finora me l’ha impedito”.

Chissà se Obama, o chi per lui, cancellerà il bando e le concederà la possibilità di tornare negli Stati Uniti. Potrebbe essere uno degli ultimi atti della sua presidenza, che si concluderà quest’anno.

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