Le notizie del giorno: attesa la sentenza per Stasi

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Scontro totale tra difesa e accusa nel processo a carico di Massimo Bossetti per l’uccisione di Yara Gambirasio. Gli avvocati del muratore di Mapello, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, dubitano “dell’attendibilità e genuinità” dei dati grezzi, fogli di lavoro, dei carabinieri del Ris sul Dna ritrovato sul corpo della piccola Yara e che hanno portato all’identificazione del Dna di ‘Ignoto1’, in seguito attribuito a Bossetti. Dall’integrazione dei dati già a disposizione delle parti è emerso infatti che sui 15 campioni analizzati furono fatte 103 analisi e in 71 casi il risultato fu interpretabile e si trattava del Dna di ‘Ignoto1’, in altri 32 il risultato non fu interpretabile. Quattordici amplificazioni, oltre a quelle alle quattro contenute nei dati grezzi a disposizione delle parti dal 4 dicembre, concludevano allo stesso modo: quel Dna era di Ignoto1. Secondo gli avvocati difensori questi dati sono “inutilizzabili”, accusando la Procura di aver “voluto cambiare le carte in tavola”, depositando in extremis nuovi elementi che i loro esperti non avrebbero avuto il tempo di analizzarle. Per questo motivo i legali hanno rifiutato sdegnati il controesame dei due dati ufficiali. “Nessun dato nuovo, ma solo dati ulteriori e tutto era già nella relazione del Ris”, ha spiegato il pm Letizia Ruggeri. I dati grezzi, ha aggiunto, erano stati chiesti dalla difesa e sono stati “un approfondimento”. Il pm ha definito le parole dei legali di Bossetti “al limite della calunnia” e ha chiesto la trasmissione del verbale d’udienza alla Procura per valutare eventuali reati.

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