Nell’interrogatorio di venerdì scorso, davanti al sostituto procuratore di Ragusa Marco Rota, Veronica Panarello, la giovane donna accusata di aver ucciso il figlioletto di 8 anni Loris Stival, ha ammesso di non aver accompagnato il bambino a scuola quella maledetta mattina del 29 novembre dello scorso anno, quando Loris scomparve da Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa, per essere ritrovato cadavere alcuni giorni dopo. La versione della donna, che aveva detto di aver accompagnato il figlio a scuola e poi di non averlo trovato all’uscita, non ha mai convinto gli inquirenti, che sono riusciti a scoprire che stava mentendo dal percorso della sua auto ripreso dalle videocamere di sorveglianza di Santa Croce Camerina. Veronica Panarello, dopo aver sostenuto la sua versione per quasi un anno, ha ritrattato a sorpresa durante un colloquio avuto in carcere con il marito e padre del bambino Davide Stival. La donna ha ammesso di non aver accompagnato Loris a scuola quella mattina, ma ha insistito sul fatto di non aver ucciso il figlio. Una versione confermata anche durante l’interrogatorio dello scorso 13 novembre, che la donna aveva chiesto al magistrato:
“Il bambino non l’ho accompagnato a scuola ma non sono stata io ad ucciderlo”.