Salty Girls, 77 donne svestite contro la fibrosi cistica

Fibrosi cistica, malattia genetica ereditaria che colpisce polmoni e apparato digerente. Quasi sempre una condanna a morte.

Come spesso accade però per i malati più gravi, la diagnosi può diventare, con il passare del tempo e con tanta forza d’animo, motivo di lotta, orgoglio e impegno. Esempio perfetto di tutto ciò sono le 77 donne che hanno preso parte al progetto Salty Girls.

primo pianoIdeatore dell’iniziativa è il fotografo Ian Pettigrew che spiega così la sua serie di foto da cui è poi nato un volume pubblicato per sensibilizzare l’opinione pubblica:

Queste donne hanno una bellezza unica e in questo libro si sforzano di mettere fine alla vergogna e all’imbarazzo di mostare il loro corpo. E il concetto deve valere per tutte le donne, in una società dove sempre più spesso è richiesta la perfezione estetica.

Non si tratta dunque solo di un’iniziativa legata alla lotta contro la fibrosi cistica ma anche di una collezione di foto capace di far riflettere ogni genere di donna: se queste signore sono infatti orgogliose del loro corpo perché non dovremmo esserlo noi che non abbiamo cicatrici e tubi in eccesso? Qualche cosa su cui riflettere molto seriamente.

Vediamo ora alcuni degli scatti più significativi tratti dal volume Salty Girls, il cui titolo, per inciso, simboleggia non solo la “frizzantezza” delle donne immortalate ma anche lo stato particolare della loro pelle, segnata in modo unico dalla malattia. La pelle, badate bene, non lo spirito.

 

 

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