Delitto di Eligia: l’agghiacciante confessione del marito

“L’ho messa con le spalle al muro. La tenevo ferma ma non mi torna in mente se l’ho colpita con le mani. Se le ho dato degli schiaffi o ho usato i pugni”.

“Non mi ricordo neanche se l’ho colpita alla testa. Non posso dire che non sia successo tutto questo in quegli istanti in cui non avevo più il controllo di me stesso”.

Così Christian Leonardi ha descritto l’aggressione alla moglie, avvenuta in casa, durante una lite tra i due, dopo che i genitori di Eligia erano stati a cena a casa della coppia. Christian voleva uscire con gli amici, la moglie ha insistito perché restasse a casa ed è scoppiato il litigio furibondo.

“Non sopportavo le sue urla – ha detto ancora Christian -, le ho tappato la bocca con la mano. Con forza. Volevo che stesse zitta”.

Picchiata e immobilizzata dal marito, che la teneva ferma chiudendole la bocca, Eligia si è sentita male.

“Ha iniziato a rimettere tutto quello che aveva mangiato durante la cena, sporcando il muro e la stanza”, ha raccontato ancora il marito.

La povera infermiera è quindi sevnuta, andando in arresto cardiaco.

“E’ stato in quel momento che ho avuto paura e mi sono fatto prendere dal panico”, ha continuato il marito. “Quando mi sono reso conto di quello che era successo ho pulito Eligia, le ho tolto i vestiti e gliene ho messi addosso degli altri. Poi ho ripulito la parete e il pavimento, le ho lavato il viso e i capelli con dei fazzolettini”.

Su come abbia fatto a mantenere il segreto e a fingere per tutti questi mesi, Christian Leonardi ha spiegato agli inquirenti di aver cercato di vivere nel modo più normale possibile e ha aggiunto:

“Mi sfogavo con la cocaina e con il gioco. Poi, a un certo punto, ho cominciato a pregare…”

Nel frattempo, i familari di Eligia Ardita hanno chiesto che vengano cercati eventuali complici del genero nel cancellare le tracce dell’uccisione della loro figlia.

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