Morta durante intervento di fecondazione assistita: medici indagati

Era morta lo scorso 10 giugno all’ospedale di Conversano (Bari) dopo un intervento di fecondazione assistita. I medici sono stati indagati.

Medico (Adam Berry/Getty Images)
Medico (Adam Berry/Getty Images)

Nuovi sviluppi sul caso della donna morta dopo un intervento di fecondazione assistita, ve li riporta CheDonna.it.

Fecondazione assistita: indagati i medici per la donna morta

Un intervento non complesso, ma a seguito del quale una donna di 38 è morta. Il caso si è verificato la settimana scorsa all’ospedale Florenzo Jaja di Conversano, in provincia di Bari: Arianna Acrivoulis è morta a seguito dell’intervento di agoaspirazione ovarica, una fase della procedura della fecondazione assistita. L’intervento viene eseguito in anestesia, in sala operatoria, e prevede l’aspirazione transvaginale degli ovuli, che poi dovranno essere fecondati in vitro. Non è un intervento complesso e dura circa 15 minuti. Si pratica in day hospital, senza la necessità di ricovero per la paziente.

La mattina del 10 giugno, però, qualcosa deve essere andato storto e al termine dell’operazione i medici si sono presentati ai familiari in attesa fuori della sala operatoria, comunicando la morte della donna, forse a causa di una reazione allergica. La paziente ha avuto “un arresto cardiocircolatorio, del quale bisogna conoscere le cause”, ha spiegato Giuseppe D’Amato, il medico responsabile del reparto e che era presente all’intervento. I familiari, sconvolti, hanno chiamato i carabinieri, che hanno sequestrato la cartella clinica di Arianna Acrivoulis e raccolto la denuncia della famiglia.

Due medici sono stati iscritti nel registro degli indagati per il reato di cooperazione in omicidio colposo. Sulla salma della donna sarà eseguita l’autopsia. Una morte inspiegabile, durante un intervento di routine, sulla quale ora dovrà fare chiarezza la magistratura.

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