Donna muore dopo la fecondazione assistita

Tragedia a Conversano, in provincia di Bari, una donna è morta dopo la fecondazione assistita.

Fecondazione (ANNE-CHRISTINE POUJOULAT/AFP/Getty Images)
Fecondazione (ANNE-CHRISTINE POUJOULAT/AFP/Getty Images)

Una drammatica storia riportata dalle agenzie di stampa, segnalata da CheDonna.it.

Morta dopo intervento di fecondazione assistita

Ieri all’ospedale Florenzo Jaja di Conversano, in provincia di Bari, una donna di 38 anni è morta dopo essere stata sottoposta a un intervento di fecondazione assistita. Il decesso, secondo quanto si apprende, sarebbe avvenuto nella sala operatoria dell’unità di fecondazione medica assistita dell’ospedale dopo l’agoaspirazione ovarica, ovvero dopo l’intervento di aspirazione degli ovuli che fa parte della procedura di fecondazione assistita. La morte della donna, residente a Bitritto (Bari), è stata denunciata dal padre 83enne. I carabinieri hanno avviato le indagini e sequestrato la cartella clinica della donna.

Durante la fecondazione assistita, o fecondazione in vitro, la donna viene sottoposta a stimolazione ovarica tramite farmaci, quando gli ovuli sono maturi si procede alla loro estrazione con l’agoaspirazione, quindi gli ovuli vengono fecondati in vitro e poi trasferiti nell’utero. L’agoaspirazione ovarica è un piccolo intervento della durata di circa 15 minuti che viene eseguito in sala operatoria, applicando una leggera anestesia alla paziente. Non richiede il ricovero e la paziente può tornare a casa due ore dopo l’intervento. Si tratta quindi di una procedura semplice e che non dovrebbe creare problemi.

Le indagini faranno chiarezza sulla morte della donna a Conversano.

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