Lampedusa: gattina sbarca con i migranti

Insieme ai migranti sbarcati a Lampedusa anche una gattina.

Gatti (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
Gatti (ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Una storia commovente che ci viene da Lampedusa. Ve la racconta CheDonna.it.

Si chiama Lola ed è la gattina nera dal muso bianco sbarcata l’altra notte a Lampedusa con una nave carica di migranti. La gatta ha fatto un lunghissimo viaggio insieme alla sua padroncina, una ragazza di 24 anni di nome Sama, proveniente dal Sudan. Lola è la prima gatta a sbarcare come migrante sulle nostre coste. E’ arrivata al porto di Lampedusa con la sua padrona e altri migranti africani a bordo della nave britannica “Protection”, che li aveva soccorsi in mare nell’ambito dell’operazione europea di salvataggio Triton. Purtroppo, al momento di scendere a terra, la gattina è stata trattenuta: per motivi igienico sanitari non poteva sbarcare e il suo destino sembrava essere quello atroce della soppressione. La padroncina Sama si è disperata e si è rifiutata di scendere dalla nave senza la sua gattina. “Voglio Lola, voglio Lola”, ha gridato tra le alcrime. Solo dietro molte insistenze e quasi con la forza la ragazza è stata portata a terra.

Nel frattempo, i soccorritori, inteneriti da quella scena e dalla gattina che aveva superato un lunghissimo viaggio, si sono adoperati per trovare una soluzione. Il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini, il medico dell’Isola Pietro Bartolo e alcuni operatori umanitari sono intervenuti per fare in modo che Lola fosse salvata e potesse sbarcare in sicurezza, rispettando le norme di legge. La gattina è stata affidata alle cure di un’associazione animalista, “Nova Dog”, che l’ha messa in quarantena nel proprio centro. Qui sarà sottoposta agli accertamenti sanitari e alle vaccinazioni da parte dei veterinari che arriveranno da Palermo. Appena gli esami saranno terminati e sarà stata vaccinata, Lola sarà riconsegnata alla sua padroncina, ovunque si troverà, ha assicurato il sindaco Giusy Nicolini. “E’ un impegno che abbiamo preso con Sama e lo manterremo”, ha detto.

Intanto, Sama è stata trasferita prima nel centro di accoglienza per migranti di Lampedusa, quindi in un altro centro di Agrigento. Da qui sarà infine portata a Crotone, dove si trovano il padre e altri suoi familiari. Non è stato facile convincere la ragazza a spostarsi, preoccupata per la sua gattina da cui era stata separata dopo un viaggio lungo e pericoloso. Solo le continue rassicurazioni degli operatori umanitari e dei parenti che erano con lei l’hanno convinta.

La storia di Sama e Lola ha dell’incredibile. La giovane è scappata dal Sudan con alcuni parenti, portando con sé la sua gattina che ora ha meno di un anno. Lola è stata infilata e nascosta dentro una borsa, a cui Sama aveva fatto dei fori per farla respirare. La giovane e la gatta hanno attraversato il deserto africano fino alla Libia. In Libia hanno vissuto per più di due mesi, prima di salire su un barcone che le avrebbe portate sulle coste della Sicilia. In tutto questo tempo, la gattina Lola è riuscita a sfuggire sia ai doganieri che ai trafficanti di esseri umani. Proprio quando era arrivata finalmente sana e salva a destinazione rischiava di morire e dire addio per sempre alla sua padroncina. Grazie però al buon cuore degli operatori umanitari e del sindaco di Lampedusa, la fine peggiore è stata evitata e Lola, dopo che avrà ricevuto i trattamenti sanitari di rito, potrà tornare nelle braccia di Sama.

Questa storia ha commosso profondamente gli abitanti di Lampedusa, tutti si sono offerti per aiutare la gattina Lola.

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