Marine Le Pen, leader estrema destra francese, ripudiata dal padre

Era nell’aria già da quasi un anno, la crisi tra Marine Le Pen, leader del partito di estrema destra francese il Front National (Fn) e il padre Jean-Marie Le Pen, presidente onorario del partito.

A combination made on April 10, 2015 shows files fictures of French far-right National Front (FN) party's president Marine Le Pen (L) taken on January 13, 2012 in Paris and Front National's honorary president Jean-Marie Le Pen (R) taken on May 15, 2014 in Vineuil. AFP PHOTO / JOEL SAGET / GUILLAUME SOUVANT        (Photo credit should read JOEL SAGET,GUILLAUME SOUVANT/AFP/Getty Images)
 

Infatti, già lo scorso anno, la Le Pen aveva criticato e censurato alcuni interventi antisemiti pubblicati dal padre sul sito ufficiale del partito, con il quale aveva anche interrotto un dialogo e al contempo aveva traslocato dalla dépendance che era nella tenuta del padre Le Pen, in quanto secondo alcune indiscrezioni uno dei cani di Jean Marie aveva sbranato la gatta prediletta della Le Pen figlia.

Al di là delle piccole indiscrezioni strettamente collegate all’ambito famigliare, in realtà, i rapporti si sono disgregati a tal punto che dopo un ennesimo intervento di Le Pen padre, la leader del Fn ha preso dei provvedimenti, sospendendolo di concerto con l’esecutivo del partito dalla carica di presidenza onoraria.

Un gesto che ha fatto infuriare Jean Marie, fondatore e leader storico del Fn: Le Pen in un’intervista radiofonica ad Europe 1 ha definito la decisione del partito una “fellonia”, dichiarando di disconoscere di fatto la figlia e di vergognarsi che Marine porti il suo nome: “Mi vergogno che porti il mio nome. Mi vergogno del fatto che la presidente del Front National porti il mio nome e auspicherei d’altra parte che lo perda al più presto. Può farlo sia sposando il suo concubino, sia forse il signor Philippot o qualcun altro. Io non desidero che la presidente del Front National si chiami Le Pen”, ha sostenuto in modo perentorio il capo stirpe che ha poi sottolineato che Marine “tratta suo padre e il presidente fondatore del Front National in modo assolutamente scandaloso”.

Ma Jean Marie che non trova pace si è spinto oltre e rispondendo al giornalista ha dichiarato di ripudiare la figlia.

Il signor Le Pen più combattivo che mai non ha nessuna intenzione di andare in pensione e in merito al diverbio con il partito sostiene di non aver “mai parlato a nome del Front National se non quando ne ero presidente. È il presidente del Front National che esprime l’opinione del Front National. Ma non sono affato un pensionato della politica e non intendo in alcun modo andare in pensione. Mi batterò con ogni mezzo”.

Dopo il congresso del Fn nel quale è stata decisa la sospensione, Marine ha addirittura espresso l’intenzione di voler modificare lo statuto eliminando di fatto la carica di presidente onorario. Mentre dal canto suo, Jean-Marie Le Pen punta a “ristabilire giustizia e dignità, in un partito politico che finora considerava questa una regola. Credo d’altra parte che molti iscritti al Front National faranno sapere a Marine Le Pen, o ex Le Pen, ciò che ne pensano”.

Le Pen padre insinua anche l’ipotesi di un complotto, definendo le accuse della figlia “menzogne destinate a sostenere ciò che si può definire un vero complotto per mettere alla direzione del Front National una nuova squadra”.

Non solo Le Pen figlia è nel mirino del fondatore del partito, ma anche il suo entourage. Secondo il padre Le Pen, Marine è “circondata da un certo numero di persone, social-gollisti, gente di origini diverse che non sono nello spirito che ha caratterizzato la vita del Front national per 40 anni”.

Per il futuro, Jean Marie non auspica che il partito vinca le elezioni nel 2017 in quanto sottolinea che “se tali principi morali dovessero presiedere lo stato francese, sarebbe scandaloso”.

In conclusione, Le Pen ha poi auspicato che la Marine si sposi al più presto: “Questo ti permetterà di cambiare nome e allevierà la mia coscienza”, ha detto Jean Marie, rivolgendosi alla figlia.

Impostazioni privacy