India: uccide le tre figlie perché voleva l’erede maschio

La disperazione associata ad una condizione estrema di povertà e ad una tradizione millenaria del culto del figlio maschio ha portato una donna di 37 anni ad uccidere, strangolandole, le sue tre figlie, una di 7 e l’altra di 3 anni e infine una bambina di 8 mesi, mentre una quarta bambina, di 13 anni si sarebbe salvata perché era a scuola.

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E’ il dramma vissuto da Radha, data in sposa a 13 anni e che con il marito avevano deciso di abbandonare il villaggio per uscire dalla povertà, senza riuscirci.
La donn, da due anni stava vivendo una lunga depressione dovuta al disagio economico ma anche al fatto che non riusciva a dare un figlio maschio al marito. E così, nell’apprendere di essere incinta nuovamente di una femmina, Radha non ce l’ha fatta e in un raptus ha ucciso le sue bambine.

Secondo il racconto riportato dai media, la donna avrebbe chiesto al marito di fare un subito un altro figlio, mentre la padrona di casa ha riferito che Radha andava in giro per le strade chiedendo alla gente di prendere le figlie.

“Bisbigliava che si sarebbe sbarazzata di loro, le avrebbe buttate fuori casa, le avrebbe uccise”, ha riferito il marito. La donna sarebbe poi scappata in una foresta, dove è stata ritrovata dagli agenti ai quali Radha, che ha tentato di impiccarsi, ha poi raccontato di aver sognato il giorno prima di uccidere le sue figlie. .

“Era ossessionata dal futuro delle ragazze. Si sentiva sotto pressione, si chiedeva come avrebbero fatto ad andare avanti. La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho sentito questa storia è che nessuno dovrebbe vivere in povertà”, ha riferito l’ispettore Raju Singh, titolare del caso.

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