Al produttore sono stati contestati i reati di “gravi sevizie e atti di crudeltà” contro anatre indifese e ingabbiate. L’ong aveva documentato la vicenda attraverso un video che è stato poi diffuso, sulle condizioni di “gavage” ovvero l’ingozzamento forzato delle anatre nelle fattorie che lavorano per il marchio Ernest Soulard. Un marchio di prestigio, basato nella comune dell’Oie, in Vandea, che rifornisce grandi ristoranti parigini come il Fouquet’s.
Il filmato shock aveva mostrato al mondo intero come le anatre vivono immobilizzate in delle gabbie individuali. Tanto che un grande chef, Joel Robuchon, a sua volta seguito da un altro chef britannico Gordon Ramsay sospesero le richieste di forniture di Ernest Soulard.
La portavoce dell’associazione, Brigitte Gothière, ha reso noto che si tratta del primo processo in Francia con il quale viene contestata la pratica di allevamento per la produzione del foie gras e che in futuro, consentirà in tal senso di “discutere del fondamento e della legalità o meno di questa pratica” nonché delle “conseguenze che può avere sugli animali”.
Durante le udienze del processo che si è aperto nel mese di gennaio, i membri dell’ong hanno riferito di aver ottenuto le immagini da una persona che lavorava all’interno delle fattorie di Soulard che ha invece respinto l’accusa sostenendo che le immagini dei filmati non permettevano di stabilire con certezza che ciò avveniva nelle sue fattorie. Tanto che la société Ernest Soulard presentò una contro denuncia per violazione del domicilio e l’associazione è stata accusata non solo di aver violato la proprietà privata ma anche di danneggiamenti in quanto avrebbe effettuato dei buchi in diverse strutture dell’allevamento e condannata a 10mila euro di multa. Adesso, il giudici si dovrà invece esprimere sull’accusa di crudeltà.