Ruby Ter: perquisizioni a casa di 20 olgettine

Si stanno indirizzando verso la chiusura le indagini dell’inchiesta “Ruby Ter“, coordinata dal procuratore aggiunto Pietro Forno e dai pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano e condotta dalla sezione di polizia giudiziaria sulle ragazze che hanno preso parte alle serate di Arcore a casa dell’ex premier Silvio Berlusconi, indagate per corruzione in atti giudiziari.

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Su ordine della Procura di Milano, la polizia giudiziaria ha perquisito gli uffici dell’avvocato Luca Giuliante, il legale di Ruby, al secolo Karima El-Mahroug e le abitazioni di una ventina di ragazze dette anche “olgettine“, con lo scopo di verificare se le testimoni del processo per prostituzione minorile a carico di Berlusconi, abbiano ricevuto denaro per dichiarare il falso in aula.

Le perquisizioni sarebbero scattate in base a nuovi elementi investigativi tra cui recenti movimentazioni di denaro sui conti correnti.

L’inchiesta Ruby ter risale ad un anno fa, quando furono depositate le motivazioni delle sentenze di primo grado sul caso Ruby a carico di Berlusconi e su quello Ruby 2 a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti.
Nell’inchiesta Ruby Ter per i reati di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, sono indagate 45 persone tra cui lo stesso ex premier, i suoi storici legali, Niccolò Ghedini e Piero Longo, la stessa Ruby e molte delle ragazze che hanno preso parte ai presunti festini dell’ex premier come le gemelle De Vivo, Iris Berardi, Barbara Faggioli, Barbara Guerra, Elisa Toti, Michelle Conceicao e Marystelle Polanco, ma anche il padre di Ruby, il compagno della giovane marocchina Luca Risso ma anche alcuni esponenti.

Secondo le indiscrezioni alcune posizioni saranno archiviate mentre per altri indagati con la chiusura delle indagini si profilerebbe la richiesta di rinvio a giudizio.

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