CINEMA: In blu-ray la notte in giallo di Elizabeth Banks

Una notte in gialloCon un titolo italiano il cui tentativo è, probabilmente, quello di richiamare alla memoria il popolare franchise “Una notte da leoni”, nelle nostre sale cinematografiche abbiamo avuto modo di vederlo a fine luglio 2014, distribuito dalla stessa Koch Media che provvede a renderlo disponibile per il mercato dell’home video in alta definizione.

D’altra parte, in maniera simile a Bradley Cooper e compagni di sbronze, in “Una notte in giallo” di Steven Brill – autore di “Little Nicky – Un diavolo a Manhattan” e “Mr. Deeds” – Elizabeth”Hunger games”Banks è Meghan Miles, giornalista televisiva che, a seguito di una serata da sballo, si trova costretta a raggiungere entro otto ore lo studio del tg per l’edizione della sera, in quanto rischia di perdere l’occasione professionale della sua vita.

Ed è calata in un tubino giallo che la vediamo prima risvegliarsi nel letto di un estraneo con le fattezze del James Marsden di “Hairspray: Grasso è bello”, poi scoprirsi senza automobile e priva di soldi e di memoria su quanto accadutole.

Ma non mancano neppure l’incontro con un folle taxista che la crede una spogliarellista, l’escursione nel covo di tre spacciatori di droga e quella in un centro per massaggi, nel corso della oltre ora e mezza di visione costruita sulla sequela di assurde situazioni destinate a movimentare il cammino della protagonista.

Man mano che, senza dimenticare una breve sparatoria, fanno la loro entrata in scena anche un ragazzino occhialuto in bicicletta e due poliziotti che, perennemente in agguato, danno la caccia alla donna perché convinti che sia una prostituta.

Al servizio di un leggero spettacolo su celluloide fortunatamente privo di esagerate volgarità tipiche di molte commedie a stelle e strisce d’inizio terzo millennio (compresa la succitata trilogia di Todd Phillips) e che, senza alcun dubbio, non può fare a meno di lasciare soddisfatto soprattutto il pubblico femminile.

Corredato di trailer e piccolo speciale di quattro minuti nella sezione extra del disco.

Francesco Lomuscio

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