CARO AVVOCATO: sequestro preventivo di siti internet e di blog

blogL’avvocato Sara Testa Marcelli risponde:

La Suprema Corte di Cassazione è stata recentemente investita della questione concernente i limiti al sequestro preventivo di siti internet e di blog a contenuto diffamatorio.

Riguardo alla concreta possibilità del sequestro preventivo di un sito web, la Suprema Corte ha più volte affermato la piena compatibilità della misura cautelare con il bene immateriale (Cass. sez. VI, 28 giugno 2007, n. 30968; Cass., sez. V, 19 settembre 2011, n. 46504), non potendo negarsi che ad un sito internet possa attribuirsi una sua “fisicità”, ovvero una dimensione materiale e concreta. A nulla rileva quindi la mancata materialità del bene poichè altrimenti verrebbe meno la tutela della persona offesa in tutti quei casi in cui il bene non si possa materialemnte “toccare”.

 Secondo la Corte però è necessario tener conto della particolarità del sito sottoposto a sequestro in quanto lo stesso contiene un blog ossia un “diario” nel quale vengono pubblicati dei” post” (articoli e/o pensieri del blogger). Indubbiamente, in caso di sequestro di un blog, l’inibitoria che deriva a tutti gli utenti della rete all’accesso ai contenuti del sito è in grado di alterare la natura e la funzione del sequestro preventivo, perché impedisce al blogger la possibilità di esprimersi.

 In tale ipotesi la misura cautelare però non incide solamente sul diritto di proprietà del supporto o del mezzo di comunicazione, ma sul diritto di libertà di manifestazione del pensiero che ha dignità pari a quello della libertà individuale.

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