PUSSY RIOT MINACCIATA: spostata in cella di isolamento

Maria Aliokhina, 24 anni, una delle due Pussy Riot incarcerate dopo la condanna a due anni per una dissacrante preghiera anti Putin nella cattedrale di Mosca, è stata trasferita in una cella di isolamento su sua richiesta, dopo un diverbio causato da motivi religiosi con altre detenute, le quali l’avrebbero anche minacciata di violenze. A riportare la notizia è il sito Lifenews.ru, riferendo che è stata la stessa giovane a raccontare l’episodio ai familiari.

Dopo un primo periodo di quarantena, Maria era stata trasferita in una cella con altre detenute solo tre giorni fa, in un campo di lavoro di Perm, sugli Urali, 1100 km a est della capitale, un tempo zona di gulag staliniani. Dopo l’accaduto, la detenuta, spaventata, ha scritto alla direzione del carcere chiedendo di essere trasferita in una cella da sola.

Nei suoi spostamenti interni, per motivi di sicurezza, verrà accompagnata dalle guardie carcerarie. Inoltre per un certo periodo di tempo verrà esonerata dal lavoro manuale obbligatorio (cuciva guanti). Le autorità carcerarie hanno confermato la notizia del cambio di cella riferendo che verificheranno le circostanze dell’accaduto.

Fonte: Ansa.it

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