Mi è capitato di assistere ad un evento organizzato in una villa, consistente in un concorso di bellezza per giovani aspiranti fotomodelle e, a dire la verità, sono rimasta un pò perplessa quando ho sentito l’età di alcune partecipanti… La più piccola aveva 13 anni e la più grande 19.
Senza voler discutere dei soliti stereotipi afferenti la frivolezza di questo stile di vita, ci si dovrebbe interrogare sull’opportunità di far presenziare a questi concorsi ragazze così piccole. Difatti le giovani, a mio avviso, non conoscono assolutamente niente dei meccanismi della vita e non riescono a vivere questa esperienza con la consapevolezza di essere qualcosa di diverso rispetto al loro corpo od al loro smagliante sorriso.
Debbo comunque sottolineare l’assoluta serietà dell’ambiente e la professionalità di chi ha lavorato dietro le quinte per la realizzazione dell’evento. Nonostante tutto però non posso fare a meno di ritenere che le protagoniste di questi eventi non siano assolutamente le ragazze e che l’unico protagonista sia il business che ruota intorno a tali manifestazioni, le quali vengono viste molto spesso come luogo nel quale intrecciare relazioni commerciali oppure luogo nel quale incrementare gli affari od i guadagni.
In conclusione, della serata non mi è rimasto impresso l’entusiasmo delle giovani aspiranti alla fascia, ma piuttosto l’amara consapevolezza che un ingenuo sorriso di una bella ragazza possa essere utilizzato come metodo di guadagno.