SARAH SCAZZI: Cassazione, prove insufficienti contro Sabrina e Cosima

CONTRO COSIMA SERRANO E SARINA MISSERI PROVE INCONSISTENTI A GIUDIZIO DELLA CASSAZIONE – Sembrava sopito il caso Scazzi, sepolto dall’incessante fluire di notizie quotidiane di questo Mondo sempre in subbuglio, ma ieri la Corte di Cassazione è arrivate a ricordarci di questo omicidio tanto tragico quanto misterioso.

Tornando indietro nel tempo ricordiamo infatti che i legali di Cosima Serrano e Sabrina Misseri avevano ricorso contro le ordinanze di conferma della custodia in carcere, emesse dal Tribunale della libertà di Taranto il 20 giugno e il 12 luglio 2011; la Cassazione si è ora pronunciata in proposito e così scrive: si riscontra “insussistenza del quadro di gravità indiziaria in ordine ai delitti di concorso, in omicidio volontario e sequestro di persona”.

In pratica le prove a carico di madre e figlia per quanto concerne le accuse di concorso in omicidio volontario e sequestro di persona non sono state ritenute sufficientemente significative: sembra quindi che la posizione delle due donne nello scenario di questo misterioso caso stia rapidamente mutando; potrebbe diventare allora sempre più significativa la parola del terzo imputato per l’omicidio di Sarah Scazzi, Michele Misseri, ma le sue parole sono sempre state fumose e giocate su continue ritrattazioni.

Occorrerà adesso vedere come accusa e difesa reagiranno ha quanto emesso dalla Corte di Cassazione.

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