Singhiozzo, in quali casi dovresti (davvero) preoccuparti: può essere la spia di un problema grave

Solitamente il singhiozzo non è nulla di preoccupante, per quanto fastidioso si risolve da solo. Ci sono casi però in cui è necessario rivolgersi al proprio medico immediatamente: ecco quali.

Vi sarà sicuramente capitato di trovarvi a tavola e di essere intenti a gustare il pane di casa appena sfornato con tanto gusto che non fate attenzione alla velocità con cui lo state ingurgitando né tantomeno alla quantità che state trangugiando. In questi casi può capitare che vi venga il singhiozzo e che siate impossibilitati a continuare ciò che state facendo.

Donna con le mani poste davanti alla bocca in un ristorante
Singhiozzo, in quali casi dovresti (davvero) preoccuparti: può essere la spia di un problema grave – chedonna.it

Alle volte il singhiozzo può manifestarsi quando bevete qualcosa e altre volte anche senza introdurre bevande o cibi nel vostro organismo. A cosa è dovuto questo fenomeno? E c’è motivo di preoccuparsi quando capita? Cerchiamo di spiegare in modo opportuno, senza creare allarmismi o dare false informazioni.

Il singhiozzo è generato un movimento involontario ed improvviso del diaframma. Questa chiusura porta ad un blocco involontario dell’ingresso di aria e alla produzione di un suono tipico generato dall’interruzione di quest’aria tra le corde vocaliche. Solitamente il problema si risolve da sole in pochi secondi o in poco più di un minuto, ma alle volte per fare cessare questo movimento involontario è necessario compire un’azione.

C’è chi sorseggia dell’acqua, chi trattiene il respiro, chi fa dei gargarismi con l’acqua fredda, chi respira all’interno di un sacchetto. In generale se l’episodio dura poco – il che può voler dire anche un paio di minuti – e soprattutto è associato all’assunzione di cibi e bevande non c’è da preoccuparsi.

Cosa causa in singhiozzo e quando è il caso di preoccuparsi

Abbiamo già parlato del mangiare con eccessiva foga – pessima abitudine che fa introdurre una quantità eccessiva di aria che viene poi gettata fuori con il singhiozzo – o del mangiare bocconi troppo grandi senza aver opportunamente masticato prima di ingerire. Il singhiozzo può verificarsi anche quando si beve alcol o bevande gassate, quando si mangiano cibi troppo caldi oppure troppo speziati.

Donna con bibita in mano che porta la mano davanti alla bocca per contrastare istintivamente l'insorgere del singhiozzo
Cosa causa in singhiozzo e quando è il caso di preoccuparsi – chedonna.it

Ci sono altri fattori che possono portare alla manifestazione di questo sintomo come ad esempio un cambio improvviso di temperatura, un’ingestione involontaria di un quantitativo eccessivo di aria – tipico di chi respira con la bocca invece che con il naso – ma anche uno stato di forte stress emotivo o di eccessiva eccitazione.

Qualunque sia la causa, se il sintomo dura poco tempo non c’è da preoccuparsi. Bisogna invece contattare il medico se il singhiozzo dura più di 48 ore, se disturba il sonno, se interferisce con l’alimentazione e la respirazione. In questi casi il singhiozzo potrebbe essere sintomo di un’infezione del sistema nervoso centrale, di un’irritazione violenta dei nervi e persino di un tumore.

Le patologie che possono essere associate ad un singhiozzo prolungato sono diverse, motivo per cui è opportuno rivolgersi ad uno specialista, ecco quelle più comuni:

  • Cisti nel collo
  • Diabete
  • Ebola
  • Encefalite
  • Gozzo
  • Ictus
  • Insufficienza renale
  • Laringite
  • Meningite
  • Reflusso gastroesofageo
  • Sclerosi multipla
  • Tumori del collo.

Quindi, sei hai qualsiasi dubbio chiedi aiuto al tuo medico curante che saprà che cosa indicarti

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