Molti sono i titoli dei libri da leggere almeno una volta nella vita. La lista sarebbe lunghissima, dai classici senza tempo ai più recenti.

Chi è amante dei libri, probabilmente, conoscerà già alcuni dei libri che almeno una volta nella vita andrebbero letti. Perché leggere libri aiuta a vedere la vita sotto un’altra prospettiva, migliore e diversa da come la intendiamo quotidianamente. Ma anche perché leggere è come perdersi nella fantasia e volare in alto, sempre più su fino ad estraniarci da ciò che ci circonda (anche fosse solo per un’ora della giornata). Chi è amante della lettura sa bene che non c’è amico migliore di un buon libro.
Un libro non si può giudicare dalla copertina. Come fare, quindi, per scegliere un buon libro? Scopriamo insieme quali sono i libri da leggere almeno una volta nella vita.
I libri che ti cambiano la vita, da leggere assolutamente nella vita prima di morire
Partiamo dal presupposto che non basterebbe una vita per leggere tutti, ma proprio tutti i libri in assoluto più belli che sono stati scritti. Ecco, ad ogni modo, solo alcuni dei libri che ti cambiano la vita, da leggere assolutamente nella vita prima di morire.

- Il ritratto di Dorian Gray: The Picture of Dorian Gray di Oscar Wilde, è un romanzo pubblicato nel 1890, che ha molti influssi culturali e letterari ed è considerato il manifesto dell’Estetismo e della poetica dell’art for art’s sake, ovvero l’arte per il puro piacere di fare arte. Il romanzo narra la vicenda particolare del giovane Dorian Gray e di un quadro che lo ritrae ma, per un sortilegio, invecchia al posto suo.
- La fattoria degli animali: a scrivere Animal Farm è stato George Orwell. Si tratta di capolavoro della letteratura mondiale, da non perdere assolutamente. Pubblicato per la prima volta nel lontano 1945, il libro è un’allegoria sul mondo politico. La trama racconta di come gli animali di una fattoria si ribellano al “padrone”, cacciandolo via e si autogestiscono da soli creando, poco per volta, le proprie leggi e una casta interna che porta solo ad una dittatura tra gli animali. A capo ci sono i maiali che comandano l’intera fattoria e che, come le persone più potenti del mondo, decidono cosa sia giusto e cosa no, a discapito dei più deboli. Un’eccezionale rivisitazione del mondo umano politico in chiave animalesca. Un fantasy che, però, presenta la verità della realtà in cui viviamo.
- 1984: pubblicato nel 1949 e scritto sempre da George Orwell, indica un anno nel futuro – ormai, nostro passato – in cui sono ambientate le vicende narrate. Può essere considerato come uno dei primi e più importanti esempi di romanzo distopico. L’opera, infatti, è un’utopia negativa, che descrive pessimisticamente un futuro cupo in cui, dopo una guerra nucleare, il mondo è diviso in potenze totalitarie. Il romanzo – pubblicato pochi anni dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale – si presenta come un’aperta critica al regime stalinista.
- Il Vecchio e il Mare: The Old Man and the Sea in originale e pubblicato nel 1952, questo libro di Ernest Hemingway è un classico della letteratura e ultima grande opera narrativa pubblicata in vita. Il romanzo breve racconta la storia semplice, ma densa di evidenti simbologie, di Santiago, un vecchio pescatore cubano che un giorno pesca, dopo una lotta furiosa in mare aperto, il pesce più grande della sua vita e cerca poi di portarlo verso il porto, ma gli squali poco a poco lo spolpano e divorano. Così, torna indietro con soltanto un’enorme lisca. Questo racconto breve parla, quindi, di tematiche importanti della vita, della morte e del rapporto dell’uomo con l’ambiente.
- Il Signore delle Mosche: in lingua originale Lord of the Flies, è stato scritto da William Golding e pubblicato nel 1954. Il libro ha come protagonisti un gruppo di ragazzini britannici bloccati su un’isola disabitata e racconta il loro disastroso tentativo di autogovernarsi. Un successo planetario che portò Golding al premio Nobel per la Letteratura nel 1983. Un romanzo d’avventura che, ad oggi, risulta spudoratamente attuale.
- Il Gattopardo: pubblicato nel 1958 e firmato da Giuseppe Tomasi di Lampedusa, è uno dei romanzi più belli che siano mai stati scritti. Si tratta di un libro che racconta la decadenza dell’aristocrazia siciliana vista attraverso gli occhi del principe Don Fabrizio Corbera, nel periodo di transizione tra il dominio dei Borboni e l’Unità d’Italia. La storia analizza il cambiamento politico e sociale e la nascita di una classe dirigente nuova. Declino della nobiltà, morte, scorrere del tempo e cambiamento sono, quindi, alcuni temi che vengono affrontati. La frase più famosa è “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”.
- L’insostenibile leggerezza dell’essere: libro del 1984 di Milan Kundera, racconta una storia che si svolge a Praga negli anni Sessanta, descrivendo la vita degli artisti e degli intellettuali cecoslovacchi nel periodo fra la Primavera di Praga e la successiva invasione da parte dell’Unione Sovietica. La storia si focalizza sul gruppo noto come il Quartetto di Kundera, composto da Tomáš (un chirurgo di fama e successo che, ad un certo punto, perde il lavoro a causa di un suo articolo su Edipo), la sua compagna Tereza (una fotografa), la sua amante Sabina (una pittrice) e un altro amante di Sabina, Franz (un professore universitario). Questi quattro personaggi vengono seguiti nelle loro vite fino alla fine.
Ovviamente, ci sono molti altri titoli che meriterebbero di essere citati, dai grandi classici della letteratura ai titoli più recenti. L’importante è leggere, leggere, leggere! Scopri anche i buoni propositi che ti cambieranno la vita e come pulire la libreria di casa.