Congedi familiari, cosa sono e quando si possono richiedere: le cose importanti da sapere per non commettere errori

Cosa sono i congedi familiari, da chi possono essere richiesti e al verificarsi di quali condizioni. Sapere permette di non commettere errori.

I lavoratori sono tutelati dallo Stato soprattutto quando hanno la responsabilità di una famiglia. I congedi familiari sono uno strumento per sostenere i dipendenti nel momento di un bisogno che può avere diversa natura. Approfondiamo i dettagli di una misura molto importante.

Disegno della famiglia di un bambino
Congedi familiari, cosa sono e quando si possono richiedere: le cose importanti da sapere per non commettere errori (Chedonna.it)

I congedi familiari non devono essere confusi con i congedi parentali. Entrambe sono misure rivolte ai lavoratori e alla tutela della famiglia ma si differenziano per scopo e beneficiari. I congedi parentali si rivolgono ai genitori che desiderano prendersi cura dei figli minori di 12 anni (anche adottati o presi in affido). Hanno una durata massima di 10 mesi e sono facoltativi. Tra le novità 2025 l’estensione dell’indennità all’80% per tre mesi.

Passiamo ora ai congedi familiari. Questi vengono concessi quando il lavoratore ha la necessità di occuparsi della propria famiglia a causa di un lutto, un’infermità, una malattia o altro evento. La misura più nota è legata ad un evento importante e grave. Può essere richiesta dai lavoratori dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati al verificarsi della morte o grave infermità (accertata tramite documentazione) della moglie o di un parente entro il secondo grado oppure di un convivente. Ma non finisce qui.

Guida ai congedi familiari: tutte le misure

I lavoratori dipendenti hanno diritto a 3 giorni di permesso retribuito all’anno in caso di morte o infermità del coniuge o di un familiare stretto. Per poter ottenere il congedo familiare occorrerà comunicare al datore di lavoro il verificarsi dell’evento grave e presentare la documentazione attestante quanto accaduto con certificazione idonea.

Mano tiene famiglia virtuale con ombrello
Guida ai congedi familiari  (Chedonna.it)

Per i dipendenti è previsto anche il congedo per gravi motivi familiari non retribuito di durata inferiore a 2 anni al verificarsi di alcune condizioni. Anche in questo caso la richiesta si deve inoltrare al datore di lavoro e bisognerà documentare la gravità dei motivi familiari che portano ad assentarsi dal posto di lavoro per un periodo più o meno lungo.

In caso di matrimonio, invece, i lavoratori hanno diritto al congedo matrimoniale pari a 15 giorni di calendario. L’assenza sarà retribuita. Questa misura viene concessa anche se il matrimonio è celebrato solo civilmente. Condizione necessaria che il rapporto di lavoro esista da almeno una settimana. Il datore per accordare il congedo dovrà ricevere la documentazione attestante la celebrazione del matrimonio.

Ultime due misure rientranti nei congedi familiari sono il congedo per i lavoratori tossicodipendenti sotto forma di aspettativa non retribuita di durata massima 3 anni per seguire programmi di riabilitazione e il congedo per assistenza a persona con disabilità grave, i famosi tre giorni di permesso retribuiti della Legge 104.

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