Perché i puzzle aiutano i bambini a crescere: scopriamo i motivi

I puzzle possono essere un’attività molto educativa per i bambini. Scopriamo i motivi per cui è importante giocare con questi rompicapi.

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Giocare con i puzzle è sicuramente una di quelle attività più educative per i bambini. Un gioco che favorisce la concentrazione e lo sviluppo delle capacità cognitive.

Il puzzle è un gioco che piace sia ai grandi che ai piccini e può essere svolto sia in compagnia che in solitaria, a questo proposito vi abbiamo dato qualche consiglio per far giocare il bambino da solo. 

Sembra che le sue origini risalgano alla seconda metà del 1700, in piena epoca illuminista, inventato da un incisore e cartografo inglese e da allora non fa che appassionare adulti e bambini. Scopriamo allora perché i puzzle aiutano i bambini a crescere.

Ecco perché i puzzle aiutano i bambini a crescere

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Un gioco che ormai da secoli appassiona le famiglie di tutto il mondo. Stiamo parlando dei puzzle, dei rompicapi che stimolano la concentrazione e la memoria e che permettono di perseguire un obiettivo, quello di realizzare la figura mettendo insieme i pezzi, con la conseguente soddisfazione di riuscire nello scopo.

Con i puzzle ci possono giocare anche i bimbi molto piccoli. Naturalmente ad ogni età corrisponde una tipologia di puzzle adatto. Ovviamente quelli indicati per i più piccini hanno pezzi più grandi e semplici da comporre.

Fin dall’anno i bambini possono sviluppare le proprie abilità nel riconoscere forme e colori, ma anche imparare a capire la disposizione delle cose in uno spazio. I puzzle aiutano anche a sviluppare le capacità manuali, migliorando la coordinazione mano-occhio. Inoltre, il puzzle favorisce lo sviluppo della mente verso materie scientifiche come matematica, ingegneria e tecnologia.

Vediamo allora nello specifico perché i puzzle aiutano i bambini a crescere. 

1) Sviluppano la pazienza. Il puzzle si compone pezzo per pezzo e non tutto in una volta. Questo contribuisce allo sviluppo della costanza, del riprovarci se si commette un errore e del non forzare le cose.

2) Ogni pezzo è diverso. Solo mettendoli insieme si otterrà la figura completa. Quindi dall’unione delle parti si raggiunge un’unità perfetta.

3) Sviluppano la pazienza. Come già accennato sopra, ci vorrà molta costanza per riuscire a comporre tutta la figura. Magari partendo da un angolo o riunendo forme e colori simili. Di sicuro procedendo a piccoli passi e ragionando ad ogni mossa.

4) Insegnano a rialzarsi quando si cade. Se si sbaglia ci si rialza e si va avanti. I puzzle insegnano anche a gestire la frustrazione che può derivare dal commettere errori.

5) Raggiungere l’obiettivo. Completando il puzzle il bambino sentirà di aver realizzato il suo compito e di aver raggiunto la meta, godendosi così il successo ottenuto.

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Infine i puzzle oltre che essere un ottimo gioco da fare da soli, per imparare a gestirsi senza il costante intervento o sostengo del genitore, sono adatti da fare anche in compagnia. Possono diventare infatti un bel momento di condivisione in famiglia. E allora perché non approfittare per farne uno tutti insieme sotto le feste?

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