Esiste un salotto, che cela non pochi misteri, di cui nessuno parla. Oggi scopriremo che, questa stanza, porta con sé dei segreti, non è un semplice spazio di ritrovo, c’è qualcos’altro. Qualcosa a cui sicuramente non avresti mai pensato…
Il salotto, precisamente chiamato salone, comunemente sala da pranzo, la stanza più vissuta di ogni abitazione moderna, si presta molto spesso per la visione di programmi TV, per stendersi sul divano, talvolta con cucina annessa. Un luogo che richiama alla famiglia, alla convivialità, anche in tempi lontani era più o meno così. Durante l’ottocento c’era però un’usanza, un’abitudine un pochino fuori dalle righe, il soggiorno con la cucina erano separati dal salone, la ragione? La scopriamo tra poco…
Un salotto misterioso di cui nessuno parla
Il salotto infatti fungeva da stanza per celebrare i rituali funebri, questo a partire dal XIX secolo. Era un luogo nel quale tutti i familiari si riunivano e, disposti intorno alla bara, facevano visita al defunto.
L’usanza era quella di esporre il cadavere in casa, tradizione diffusissima negli Stati Uniti e in Gran Bretagna ma anche nel resto d’Europa, anche in Italia era consueta. Con il passare del tempo e l’evolversi delle strutture pubbliche, vennero poi adibite delle sale funebri molto più attrezzate. Già verso la fine del ‘900 la situazione cambiò e, i defunti, non venivano più esposti nei salotti di casa ma ricomposti nelle camere mortuarie come avviene ancora oggi.
Data la circostanza particolare questa stanza della casa venne ribattezzata un vero e proprio spazio, tutto vittoriano, chiamato appunto stanza della morte, nella quale molto spesso venivano fatte delle fotografie agli stessi defunti.
Fino a che…