Pace: le religioni si incontrano per una preghiera comune

In un mondo devastato dalle guerre c’è bisogno di una preghiera per la pace.

Preghiera (Thinkstock)
Preghiera (Thinkstock)

Papa Francesco lo dice già da tempo: nel mondo è in atto una vera e propria Terza guerra mondiale, anche se con scenari di conflitto frammentati. Dal baratro di Siria e Iraq, Paesi distrutti da un’interminabile guerra civile e sconvolti dalla brutalità dei tagliagole dell’Isis, agli interminabili conflitti africani, fino ad arrivare alle repressioni e agli abusi di cui sono sempre più vittime numerosi civili in varie parti del mondo. L’emergenza è grave, tanto che stiamo assistendo ad un vero e proprio esodo biblico di persone in fuga da guerre e persecuzioni. Mentre la comunità internazionale latita e non si decide a prendere delle contromisure.

Contro questo stato di cose a molte persone comuni, che non hanno poteri di governo, resta solo una cosa: pregare. Ed è proprio una preghiera per la pace tra le varie religioni che la Comunità di Sant’Egidio ha deciso di organizzare a Tirana, in Albania. I dettagli da CheDonna.it.

Una preghiera per la pace

Quella organizzata dalla Comunità di Sant’Egidio vuole essere una grande mobilitazione popolare per invocare la pace, di cui il mondo in questo momento ha grande bisogno, e per far sentire la voce dei migranti che fuggono dalla guerra.

L’iniziativa, un incontro internazionale, si terrà dal 6 all’8 settembre prossimi a Tirana, capitale dell’Albania, con il titolo di “La pace è sempre possibile – Religioni e Cultura in dialogo”. La scelta del luogo non è a caso, poiché i rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio ritengono l’Albania “un modello di coabitazione tra le religioni e le culture”.

Secondo gli organizzatori dell’incontro di preghiera, in uno scenario di guerre come quello attuale, che nessuno sembra voler fermare, le religioni svolgono oggi un ruolo importante: quello di una forza pacifica da contrapporre alla violenza.

L’evento è ideato non solo per pregare insieme, ma anche per “incontrarsi” e proporre soluzioni concrete per la pace. “Saranno organizzate circa 50 tavole rotonde aperte a tutti coloro che vorranno partecipare”, spiegano gli organizzatori. Un’iniziativa dunque non solo spirituale ma anche pragmatica.

Negli ultimi giorni, per promuovere l’incontro internazionale è stato lanciato sui social network l’hashtag #peaceispossible. All’evento, a cui hanno dato la propria adesione i rappresentanti di tutte le religioni del mondo, parteciperanno i più importanti leader religiosi di Europa, Mediterraneo, Asia e Africa. Papa Francesco invierà il proprio messaggio inaugurale e i partecipanti lanceranno un appello alle istituzioni internazionali per tregue umanitarie negli scenari di guerra e affinché venga intrapreso un percorso per la costruzione della pace. Un messaggio particolare sarà indirizzato all’Europa per l’accoglienza dei tanti rifugiati in fuga dalle guerre, in un momento storico molto difficile che vede migliaia di migranti ammassarsi ai confini della Ue e morire a decine e perfino a centinaia nelle traversate del Mediterraneo e ora anche lungo la rotta la balcanica.

Dal 6 all’8 settembre, per tre giorni, cristiani cattolici e ortodossi, ebrei e musulmani si riuniranno per una grande preghiera collettiva per la pace. Con l’auspicio che l’incontro possa dare i suoi frutti.

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