Fermenti lattici a cosa servono e come funzionano

Alimentazione sbilanciata, uno stile di vita non regolare, ma anche alcune patologie, lo stress e l’ansia: dietro i problemi di stomaco e intestino si nascondono sempre diversi problemi.

Le conseguenze le conosciamo tutti: stitichezza, diarrea, gonfiore, crampi, fino al vomito e alla febbre, sono i sintomi più comuni di queste problematiche, che riguardano centinaia di migliaia di italiani.

fermenti lattici come si usano
Come utilizzare e quando prendere i fermenti lattici-Chedonna.it

Se questi sintomi diventano cronici, è bene rivolgersi a un medico specialista, ma in ogni caso il miglior amico di chi deve fare i conti con questi problemi sono i fermenti lattici per stomaco e intestino

Quali sono i benefici dei fermenti lattici e dove possiamo trovarli

Noti anche come probiotici, sebbene vi siano differenze delle quali vi parleremo in seguito e in maniera specifica, i fermenti lattici non sono altro che dei microorganismi vivi, che in diversi modi contribuiscono a regolarizzare il nostro sistema digestivo, aiutandoci nella digestione, supportando il nostro sistema immunitario e contribuendo nel quotidiano a prevenire problemi gastrointestinali.

Sono davvero tanti i benefici per il nostro organismo che ci offrono i fermenti lattici, che possiamo assumere sia attraverso una corretta alimentazione, consumando con regolarità yogurt, formaggi fermentati e kefir, ovvero i cosiddetti alimenti fermentati oppure si possono trovare in composti vegetali a base di soia e cereali fermentati, quali il kimchi e il tempeh.

I fermenti lattici hanno appunto diversi benefici e tra questi il più noto e importante è il miglioramento della flora batterica, ma ne fanno citati altri:

1. Importante il contributo che i fermenti lattici hanno nel migliorare la digestione, garantendo la scomposizione e l’;assorbimento dei nutrienti dell’intestino.

2. Si previene anche la diarrea, specie se questa è associata agli antibiotici o è di natura virale, al contempo si riduce la stitichezza, garantendo così la regolarità intestinale.

3. Grazie ai fermenti lattici, possiamo aiutare il nostro intestino a mantenere una risposta immunitaria sana, alleviamo i sintomi che derivano da intolleranze alimentari e possiamo ridurre i sintomi del colon irritabile. 

4. Infine, spesso con l’uso di antibiotici si può verificare la cosiddetta infezione da Clostridium difficile: i fermenti lattici ci aiutano a combatterla. Va ricordato che in generale l’uso eccessivo di farmaci può alterare l’equilibrio dei batteri benefici nell’intestino.

Disturbi allo stomaco e all’intestino possono avere anche altre origini, come fattori genetici o ambientali oppure patologie quali il diabete o l’ipotiroidismo. In ogni caso, anche l’uso di fermenti lattici va inserito in un piano di dieta equilibrata e la risposta del nostro organismo cambia in base alle condizioni individuali. Per tale ragione, è sempre consigliabile il supporto medico e non fare mai da soli, mi raccomando.

Fermenti lattici e probiotici sono la stessa cosa? Sfatiamo un mito

Come già accennato in precedenza, sebbene nel linguaggio comune siano spesso considerati sinonimi, i fermenti lattici e i probiotici hanno delle differenze, anche molto importanti. I primi, in particolare, sono un gruppo di batteri di primaria importanza nella fermentazione dei cibi, contribuendo nello specifico a trasformare il lattosio in acido lattico. Per probiotici si intendono invece microrganismi vivi, come batteri o lieviti, che favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Di fatto, per essere molto chiari e sintetici, tutti i probiotici sono fermenti lattici, mentre al contrario non tutti i fermenti lattici sono da considerarsi probiotici. Questi ultimi sono dunque specifici ceppi di batteri, le cui funzioni sono quelle di far ottenere beneficio per la nostra salute, sia a livello di sistema digestivo, che per quanto concerne il sistema immunitario. Hanno effetti diversi sul corpo, in quanto diversi sono i ceppi, per cui – se si deve fare ricorso ai probiotici – il consiglio è quello di consultare prima un medico.

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