Moda, cibo, arte e cinema: tutto questo è Giorgio Armani

Su Millionaire lo hanno ribattezzato Re Giorgio e non è un nome dato a caso: Giorgio Armani si merita questa nomina per via delle abilità che lo hanno portato ad essere lo stilista più pagato al mondo. Dall’alto dei suoi 84 anni, Re Giorgio non si guarda alle spalle, ma punta come sempre al futuro portando alto il nome del marchio da lui fondato, che sa interpretare alla perfezione i trend del momento. Con un patrimonio stimato da Forbes di circa 7,6 miliardi di dollari, Giorgio si pone come il quinto uomo più ricco in Italia e il 144esimo al mondo. E il suo impero non è solo moda, perché tocca e trasforma in oro anche il cibo, l’arte e il cinema.

La moda

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Il percorso di Giorgio Armani parte nel lontano 1965, da dipendente e da freelance, fino ad arrivare a un punto decisivo: il 1975, ovvero l’anno di fondazione del marchio Giorgio Armani, finanziato vendendo l’auto e con un capitale di partenza di soli 10 milioni. Un anno dopo i ricavi dell’azienda sono cinquanta volte superiori all’investimento iniziale. Poi, nel 1979, la sfilata a New York che permise ad Armani di diventare famoso in tutto il mondo. Il 1985 è un’altra data fondamentale: Giorgio riesce, in soli sei anni, a triplicare il fatturato. Negli anni le sfide da affrontare si sono moltiplicate ma questo brand ha saputo adattarsi e parare bene i colpi. In tempi più recenti, nel 2016, ha preso piede una riorganizzazione interna del brand, che ha riguardato le note linee Collezioni e Jeans. Entrambe sono confluite nel brand Emporio Armani ma i pezzi forti di queste linee sono ancora reperibili sul mercato, come nel caso delle borse Giorgio Armani: capi casual sempre molto apprezzati per la loro eleganza, sobrietà e per il prezzo contenuto che li caratterizza.

La cucina

Non solo moda in casa Armani, ma anche buona cucina: per il famoso stilista non sono altro che due facce della stessa medaglia. Già nel 1998 lo stilista aveva compreso l’importanza della diversificazione, aprendo l’Emporio Armani Caffè a Parigi, dedicato ovviamente all’alta cucina. Oggi gli Armani Caffè sono sei e toccano le città più importanti del globo, nella visione di una cucina che ha con la moda “armaniana” molti punti in comune: essenziale e urbana, diversificata, di alta qualità e frutto di una intelligente mix di classico e contemporaneo. E gli chef? Veri e propri stilisti silenziosi, che fanno parlare i piatti senza manie di protagonismo.

L’arte

Moda, cibo e anche arte: Giorgio Armani ha di recente ribadito l’importanza dell’arte nei sui lavori e nelle sue creazioni. Re Giorgio ha, infatti, rivelato di ispirarsi ad artisti come il pittore ferrarese Giovanni Boldrini, i cui quadri sono stati ad esempio fonte d’ispirazione nel disegnare la linea Armani Privé. In che modo il pittore ha influenzato lo stilista? Sostanzialmente Armani ha modellato le forme della collezione ispirandosi a quelle dei quadri dipinti dall’artista, condividendone la missione artistica: partire dall’essenziale, per giungere alla percezione della perfezione di ogni singolo dettaglio.

Il cinema

Infine, nel nostro elenco non poteva mancare un’altra forma di espressione artistica: il cinema. Recente è, infatti, la notizia che nel prossimo autunno verrà trasmessa in televisione su Canale 5 una mini-serie di quattro puntate incentrate sulla moda milanese degli anni ’70 e ’80.  Parliamo di “Made in Italy”, una fiction che letteralmente verrà vestita dagli abiti di Giorgio Armani: per la prima volta nella storia, infatti, una serie indosserà esclusivamente abiti di un solo marchio, prestati direttamente dalla nota maison di Armani. Naturalmente non mancherà lo stesso Giorgio Armani nella fiction, interpretato non a caso da Raoul Bova, storico amico dello stilista.

Cucina, arte, cinema e ovviamente moda sono i quattro aspetti distintivi del noto brand italiano che portano in alto il nome di Giorgio Armani.

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