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Siria, bombardamenti su un ospedale di Medici Senza (OMAR HAJ KADOUR/AFP/Getty Images)Frontiere
Siria, bombardamenti su un ospedale di Medici Senza (OMAR HAJ KADOUR/AFP/Getty Images)Frontiere

A sorpresa, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il ritiro delle forze russe dalla Siria. Gli “obiettivi sono stati raggiunti”, ha spiegato Putin. I bombardamenti russi in Siria erano iniziati ai primi di ottobre 2015, l’obiettivo dichiarato era quello di colpire i terroristi, ma oltre all’Isis e ad altri gruppi estremisti i russi hanno colpito soprattutto i ribelli al regime del presidente siriano Bashar al Assad, alleato di Mosca. Ora dopo mesi di bombardamenti, con tanti civili uccisi e anche un ospedale di Medici senza frontiere colpito, Putin avvia il ritiro. L’annuncio del presidente russo segue un lungo colloquio telefonico con il presidente Usa Barack Obama, che apre gli spiragli ad una soluzione politica della crisi siriana. La Casa Bianca ha riferito che durante il colloquio Putin e Obama hanno discusso del parziale ritiro delle forze russe dalla Siria e “dei prossimi passi necessari” per la fine delle ostilità, “con l’obiettivo di far avanzare le trattative politiche su una risoluzione del conflitto”. Il ritiro dei russi inizierà da oggi.

Intanto la situazione dei profughi siriani al confine tra Grecia e Macedonia si fa sempre più drammatica. Migliaia di migranti sono accampati in condizioni estreme, al freddo e al fango, a Idomeni, in Grecia, bloccati dalla chiusura delle frontiere macedoni e della rotta balcanica. Nel tentativo di aggirare il blocco della frontiera, centinaia di migranti hanno provato a passare il confine tra Grecia e Macedonia attraversando il fiume Suva Reka, in condizioni drammatiche. Due uomini e una donna sono morti annegati nel tentativo di raggiungere l’altra sponda del fiume.

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