‘Keep calm’: ecco dove e come è nato

Da qualche anno a questa parte è diventato un vero e proprio tormentone, la scritta “Keep calm and carry on”, state calmi e andate avanti, è letteralmente impazzita sul web e sui social, declinata in molte varianti. Ma da dove viene questo slogan che negli ultimi anni è diventato un meme onnipresente? CheDonna.it vi racconta la storia.

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Lo slogan “keep calm and carry on“, con il simbolo di una corona sopra la scritta, fu diffuso durante la Seconda guerra mondiale per sollevare il morale e incoraggiare i cittadini ad andare avanti nonostante le durezze e le difficoltà che stavano attraversando. La sua creazione risale a qualche mese prima del conflitto, la primavera del 1939, quando la minaccia di attacchi al suolo britannico si faceva sempre più concreta.

Il Ministero dell’Informazione del Regno Unito ideò i manifesti con la scritta “Keep calm and carry on”, con il simbolo della corona Tudor, per rassicurare i cittadini. I manifesti furono creati in tre diversi modelli, utilizzando un font creato per l’occasione, due colori e la corona come marchio di garanzia, anche per evitare le contraffazioni. I primi manifesti furono stampati proprio nel settembre del 1939, quando la Seconda guerra mondiale aveva inizio. Gli slogan però erano diversi e piuttosto diretti ad invitare la popolazione ad avere coraggio e difendere la patria, come “Freedom Is in Peril. Defend It With All Your Might”, la libertà è in pericolo, difendetela con tutte le vostre forze. Lo slogan “Keep calm and carry on”, fu per il momento messo da parte, epr essere utilizzata solo nei casi più gravi, come nell’eventualità di un’invasione da parte dei tedeschi. Evento che non si verificò anche se la Gran Bretagna subì bombardamenti durissimi.

Andò a finire che i manifesti con la scritta “Keep calm and carry on” non furono mai affissi. Nonostante ne furono stampate 2,5 milioni di copie, rimasero nei depositi del ministero. Con il tempo la maggior parte andò distrutta, ma alcune copie furono conservate, finendo dimenticate in qualche archivio polveroso.

La svolta avvenne di recente, nel 2000 quando i proprietari di una piccola libreria del nord dell’Inghilterra acquistarono un baule di libri usati. All’interno, però, non c’erano solo vecchi volumi ma anche alcune copie del manifesto fatto stampare durante la guerra e rimasto nascosto al pubblico. I titolari della libreria lo esposero nel loro negozio, facendolo diventare uno dei souvenir più richiesti, prima tra i clienti del loro negozio, poi nel Regno Unito e infine in tutto il mondo, con milioni di copie di riproduzioni.

Questa è la curiosa storia di una manifesto che nato dalla propaganda di guerra è diventato un popolarissimo oggetto di culto per sdrammatizzare ed esorcizzare i momenti difficili

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