LIBRI: ‘L’estate degli annegamenti’

l_estate_degli_annegamenti_02Una giovane ragazza di nome Liv vive con la madre pittrice su Kvaløya, un’isola remota del Circolo Polare Artico. In quel piccolo paradiso terrestre, a parte passeggiare, raccogliere legna e guardare le aurore boreali con i compagni di scuola, una ragazza ha ben poco da fare. Specie se è una solitaria di natura, come Liv. Fortuna che il suo vicino di casa sia Kyrre Opdhal, un anziano chiacchierone che le racconta vecchie leggende sui troll, sulle sirene e, soprattutto, sull’huldra: uno spirito malvagio che, a quanto si diceva, era in grado di assumere le sembianze di una splendida donna per indurre in tentazione i giovani, e trascinarli alla morte. Quando due ragazzi del posto – i fratelli Mats e Harald Sigfridsson – affogano a poche settimane di distanza l’uno dall’altro, in circostanze misteriose, il vecchio Kyrre non ha dubbi: è opera dell’huldra. Liv, però, non può credergli. Ha diciotto anni, non sei. Quella dell’huldra è solo una stupida leggenda, una storia inventata dai genitori per spaventare i figli, e obbligarli a rincasare prima di buio. Poco a poco, tuttavia, mentre gli inquirenti faticano a trovare indizi che spieghino le dinamiche del triste accaduto, nell’animo della ragazza – e del lettore – si insinua un senso di tragedia imminente, una sensazione claustrofobica, la paura di restare intrappolati, come Liv, su quell’isola inquietante.

John Burnside – prolifico autore di poesie e romanzi; e membro della giuria del Man Booker Prize – torna con una storia che fonde una scrittura magnifica, e dalla forte suspense, con uno sguardo poetico capace di restituire la bellezza che si nasconde dietro alle piccole cose. L’estate degli annegamenti è un romanzo epico, spaventoso e attraente assieme, che fa luce sugli angoli più bui della nostra esistenza; quelli che – senza un briciolo di immaginazione, di irrazionalità e di follia – non saremo mai in grado di comprendere.

John Burnside, nato in Scozia nel 1955, è stato un ingegnere informatico prima di consacrarsi alla letteratura. La prima delle sue tredici raccolte di poesie, The Hoop, è stata pubblicata nel 1988; l’ultima, Black Cat Bone, che gli è valso il Forward Poetry Prize (assegnato in passato a Seamus Heaney, Don Paterson e Ted Hughes), risale al 2011. È anche autore di numerosi racconti e romanzi, ed è membro della giuria del prestigioso Man Booker Prize. Attualmente insegna scrittura creativa alla University of St Andrews, in Scozia, dove vive con la moglie e i due figli. Dell’autore, Neri Pozza ha già pubblicato Una bugia su mio padre (2012).

Impostazioni privacy