Liquirizia: nuova arma contro Alzheimer e Parkinson

Buone notizie sulle proprietà salutari della liquirizia. I dettagli da CheDonna.it.

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Un recente studio scientifico ha scoperto importanti funzioni della liquirizia nel curare le malattie neurodegenerative. L’acido salicilico, estratto dalla radice di liquirizia, potrebbe essere usato per curare il morbo di Alzheimer, il Parkinson e la corea di Huntington, una malattia ereditaria che danneggia le cellule nervose del cervello.

L’acido salicilico, che è anche un componente dell’aspirina, è un prodotto chimico amaro che si trova in alcune piante ed è un ormone fondamentale per la regolazione del loro sistema immunitario. Secondo le scoperte degli scienziati, questo acido quando si lega all’enzima GAPDH (Gliceraldeide-3-fosfato deidrogenasi) svolge una funzione importante nel contrasto delle malattie neurodegenerative, fermando l’enzima in movimento nel nucleo di una cellula dove può scatenare la sua morte.

L’enzima GAPDH svolge un ruolo fondamentale nel metabolismo del glucosio, ma anche in altri ruoli nelle cellule. In presenza di un eccesso di radicali liberi, il GAPDH viene modificato e poi entra nel nucleo dei neuroni, modificando l’equilibrio tra la sintesi proteica e la degradazione delle proteine. L’enzima porta a uno stato di morte cellulare catabolico, che si verifica nelle cellule cerebrali in presenza di malattie neurodegenerative.

L’acido salicilico, hanno scoperto gli scienziati della Johns Hopkins University, neutralizza l’effetto degenerativo dell’enzima GAPDH. Quindi, l’aspirina, che lo contiene, aiuterebbe a proteggere dalle malattie neurodegenerative, ma i ricercatori hanno anche scoperto che i derivati della liquirizia sarebbero ancora più efficaci.

Non solo, secondo uno studio del Boyce Thompson Institute e della Cornell University, l’acido salicilico bloccherebbe anche la proteina HMGB1 (High Mobility Group Box 1), legata a diverse malattie, come l’artrite, il lupus, la sepsi, l’aterosclerosi e alcuni tipi di cancro. L’acido salicilico fermerebbe le attività pro-infiammatorie alla base di queste malattie e i suoi derivati sarebbero perfino da 40 a 70 volte più efficaci.

Le nuove scoperte sono molto importanti per sviluppare nuovi farmaci che possano curare malattie gravissime come quelle neurodegenerative.

Oltre alla liquirizia, l’acido salicilico è contenuto nelle albicocche, nelle arachidi, nei kiwi, nei peperoni, nei pomodori, nelle mandorle e soprattutto in more, mirtilli e uva.

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