Le notizie del giorno: sciopero supermercati, il Papa su fede e povertà

Unioni gay (David Silverman/Getty Images)
Unioni gay (David Silverman/Getty Images)

Bimbo con due madri, il prefetto di Napoli annulla l’atto di nascita. Il prefetto di Napoli, Gerarda Pantalone, ha annullato d’ufficio l’atto di nascita di un bambino con due madri che era stato iscritto nel registro dello Stato civile di Napoli lo scorso 30 settembre.

La vicenda era iniziata quando Daniela Conte, napoletana e madre biologica del bimbo, e Marta Loi, sarda, regolarmente sposate in Spagna dove vivono, erano andate negli uffici dell’anagrafe spagnoli per far trascrivere l’atto di nascita del loro bambino nato il 3 agosto con l’inseminazione. L’anagrafe spagnola ha informato le due donne che gli uffici pur potendo trascrivere l’atto di nascita del bambino non possono però concedere un documento d’identità al piccolo perché è figlio di un’italiana, e dunque il documento deve essere rilasciato dalle autorità italiane. Il documento di identità serve al bambino per poter viaggiare, ma soprattutto per poter usufruire dell’assistenza sanitaria. Le due donne si sono rivolte al Consolato generale d’Italia che però ha respinto la loro richiesta. Allora Daniela e Marta si sono rivolte al Comune di Napoli per avere la registrazione. Qui, il sindaco Luigi De Magistris ha accolto la richiesta e il 30 settembre scorso procedeva alla trascrizione dell’atto di nascita del bambino con due madri. Lo stesso De Magistris ha spiegato che la trascrizione era legittima, secondo “un’interpretazione originale, ma costituzionalmente orientata”. Nell’atto di nascita del bambino è stato inserito il doppio cognome delle due donne e alla voce “padre” è stato indicato il nome della seconda madre.

Tuttavia, sul caso è intervenuta la Prefettura di Napoli che ha chiesto al Comune la documentazione per procedere ad una valutazione, il cui esito è stato negativo. La Prefettura ha quindi inviato una diffida al Comune di Napoli in cui si “invitava” a procedere all’annullamento della trascrizione dell’atto di nascita del bambino. La diffida risale al 28 ottobre scorso e non avendo il Comune proceduto all’annullamento, questo è stato disposto d’ufficio dal prefetto di Napoli. Il provvedimento del prefetto Pantalone cancella dall’atto di nascita del bimbo le parti non previste dalla legge italiana: il doppio cognome del bambino e l’indicazione del nome della seconda madre nella sezione in cui normalmente si indica il nominativo del padre. Nel provvedimento, inoltre, si affida a De Magistris il compito di “annotare gli estremi dell’atto così come modificato nel registro dello stato civile”. Dal canto suo, il sindaco di Napoli ha annunciato il ricorso al Tar della Campania.

Impostazioni privacy