Secondo i servizi segreti americani, l’Airbus A-321 della compagnia russa MetroJet che sabato scorso era precipitato in Sinai, poco dopo essere decollato da Sharm el-Sheik e diretto a San Pietroburgo, con 224 persone a bordo, sarebbe esploso in aria a causa di una bomba nascosta dentro una valigia o un bagaglio a mano. Lo ha riferito ieri sera la Cnn, citando fonti dell’intelligence Usa. Nei giorni scorsi era emerso che l’aereo si era spezzato in volo, poi fonti militari americane avevano riferito che un loro satellite aveva rilevato un lampo di calore al momento dell’incidente. Al momento, però, sul luogo dello schianto non sono satte rinvenute tracce di esplosivo. Nel frattempo Regno Unito e Irlanda hanno sospeso i voli da e per Sharm el-Sheik.