E anche la Berti si lamenta della pensione “da fame” e dei contributi non versati

In un’intervista al Settimanale Nuovo, la cantante italiana Orietta Berti si lamenta della pensione che percepisce, pari a 900 euro al mese, versati dall’Enpals, dopo 50 anni di carriera.

Orietta_Berti

“Molti contributi non mi sono mai stati versati. Sono andati perduto quelli dal 1965, quando ho cominciato a cantare professionalmente, fino a quelli dei primi anni Ottanta. Quando facevi le serate quasi nessuno ti versava i contributi: era prassi. La tv, per fortuna, si comportava diversamente quindi quelli non li ho persi”, ha sottolineato Berti, spiegando che se vivesse con solo la pensione non riuscirebbe a vivere.

Fortunatamente, riconosce la Berti, i soldi accumulati nel corso di una carriera le danno un sostegno e le permettono di vivere in modo più che dignitoso.

Stesso scenario anche per Franco Califano, che a 72 anni, aveva chiesto aiuto allo Stato invocando la legge Bacchelli così: “Sì, non me ne vergogno: il 15 luglio di quest’anno sono caduto dalle scale e mi sono rotto tre vertebre. Questo incidente ha fatto venir meno la mia unica consistente fonte di reddito, ovvero le serate. E mi ha messo in ginocchio”.

Lo stesso Lino Banfi scrisse una lettera aperta al Corriere della Sera, che si era rivolto all’allora ministro dei beni Culturali Sandro Bondi chiedendo aiuto per l’amica Laura Antonelli e raccontando di un incontro con l’attrice che viveva grazie a una pensione di 510 euro al mese oltre che di carità oltre che con i doni della parrocchia.

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