Oggi, la redazione di CheDonna per la sezione Libri, vi propone L’inferno dentro.
Con il passare degli anni, anche gli ultimi testimoni delle terribili vicende della Shoah stanno morendo, e con loro i racconti e le esperienze che hanno portato con sé. Il rischio è quello di perdere il carattere unico di questa tragedia, che rischia di trasformarsi in uno sterile emblema della malvagità umana, un’etichetta che può essere applicata a qualunque tragedia umana.
L’inferno dentro è la storia di un uomo che ha aderito al regime nazista, e delle sue deliranti motivazioni. È la sconvolgente confessione di un vecchio consapevole delle proprie colpe e delle proprie responsabilità, ma incapace di pentirsi e chiedere perdono.
Ludwig, questo lo pseudonimo che l’autore ha scelto per lui, si reca a Berlino agli albori del regime nazista per partecipare ai programmi scientifici messi in atto dal governo. Torna in Italia nel 1943 per professare la propria fedeltà al nazifascismo e si macchia di atroci delitti collaborando nell’unico campo di sterminio italiano dotato di forno crematorio, quello di San Sabba a Trieste.
L’autore si cala nell’inferno personale di questo personaggio: attraverso il racconto di come un essere umano sia riuscito a giustificare a se stesso anche le peggiori atrocità commesse, spiega come la Shoah sia stato un evento unico nel suo genere, e ambiguamente legato alla cultura europea.
Da L’inferno dentro di Moreno Gentili è stata tratta una versione teatrale, portata in scena con successo a Como, Milano e Sondrio.
Moreno Gentili, scrittore di impegno civile, da tempo svolge una ricerca storica in merito ai crimini contro l’umanità: un progetto iniziato con Stand by Memory-2003 e proseguito con Suite Sarajevo. L’Inferno dentro rappresenta una tappa ulteriore di questo progetto, che proseguirà con un libro dedicato a una famiglia di Milano durante l’occupazione nazista.