Fiat, la pubblicità shock che ti “spezza il cuore”

Mi spezzi il cuore: la Fiat impacchetta le auto straniere dei dipendenti

Hai una Peugeot, Citroen o Toyota? Allora Mirafiori ti impacchetta la macchina. E’ quanto successo ai dipendenti di uno dei più celebri poli Fiat d’Italia, dove una bizzarra campagna di marketing ha scatenato non poche polemiche e recriminazioni.

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“Vederti con un’altra ci ha spezzato il cuore… Ma nonostante ciò continuiamo a pensare a te”. Così recitava il grande cuore spezzato che gli operai, di Melfi e Mirafiori prima e di Pomigliano poi, hanno trovato affissi sulle loro auto impacchettate con un telo trasparente nel parcheggio adiacente lo stabilimento.

Uno scherzo? No, semplicemente una campagna pubblicitaria un po’ sopra le righe che la Fiat ha studiato e messo in atto con la complicità della So Simple, una delle più quotate agenzie creative in Italia. La bislacca dichiarazione d’amore era accompagnata da qualche attore che invitava i dipendenti ad approfittare del 26% di sconto proposto dall’azienda a coloro che avessero voluto acquistare una vettura marchiata Fiat per sostituire la loro macchina simbolo del tradimento.

Niente di trascendentale dunque, solo una fantasiosa operazione di marketing che segue l’attuale moda di procacciare clienti in primis in casa propria. Peccato però che non tutti abbiano apprezzato il gesto: se infatti i proprietari delle auto incelofanate si sono limitati ad apparire un po’ imbarazzati i sindacalisti hanno valutato duramente l’iniziativa, sottolineando come “identificare un lavoratore perché non possiede un’auto Fiat è un atto di forza e invadenza che supera ogni limite”. Queste le parole di Bruno Ieraci, funzionario della Fiom distaccato alla sede di Mirafiori, che aggiunge poi: “il fatto altrettanto grave è che siano stati presi di mira soltanto gli impiegati, perché Fiat da sempre è convinta di essere padrona anche delle loro vite e si permette di fare ciò che vuole nei loro confronti. È inaccettabile che ciò avvenga e in queste forme subdole. Facendo così non venderanno di sicuro più macchine. E sarebbe meglio che a Pomigliano non si vadano a fare altri scherzi di dubbio gusto”.

Tra la genialità e l’invadenza il confine sembra dunque sempre più sottile: forse la casa madre dovrebbe interrogarsi su quanti cuori ha spezzato lei tra i suoi dipendenti negli ultimi anni ma nulla toglie che l’iniziativa risulti in fin dei conti simpatica. Il tatto e la correttezza sono sempre d’obbligo ma anche una bella risata ogni tanto non fa poi male.

 

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