CRESCERE BIO: Una corretta alimentazione passa da un’educazione al gusto vero fin dai primi mesi

AlceNero_GenerazioneBioDurante l’evento si è parlato di come le scelte alimentari durante gravidanza e svezzamento siano determinanti per la salute e la crescita dei bambini. E come sia importante scegliere da subito cibi sani, naturali, totalmente privi di contaminanti.

Crescere bio, come una corretta e sana alimentazione possa influire sulla salute e il benessere futuro, è stato il tema al centro di un evento che si è recentemente svolto a Milano.3

Con la moderazione di Francesca Camerota, fondatrice di Baby Planner Italia, sono intervenuti: Lucio Cavazzoni, Presidente di Alce Nero & Mielizia, Alida Sangiorgi, Product Marketing Manager di Alce Nero & Mielizia, la dottoressa Renata Alleva, PhD in Biochimica Specialista in Scienza dell’Alimentazione, Ricercatore presso IRCCS Rizzoli di Bologna e il Professor Sergio Bernasconi, Ordinario di Pediatria e Direttore della Clinica Pediatrica Università di Parma.

Ha aperto i lavori, presentando la nuova linea di baby food Generazione Bio, Alida Sangiorgi: “Questo progetto parte dalle richieste dei nostri fruitori e dalla considerazione che molte persone scelgono un’alimentazione biologica quando nasce un bimbo, perché lo si vuol crescere con il cibo migliore. E’ frutto di due anni di lavoro e di ricerca, anche con le mamme, per capire richieste ed esigenze. Generazione Bio è una linea baby food completamente certificata, 100% biologica e 100% italiana, infatti non comprende prodotti esteri come, ad esempio, la banana. Abbiamo cercato di valorizzare le migliori produzioni dei nostri soci, coltivate nelle zone più vocate, lavorando sulle selezioni delle varietà, per scegliere quelle più adatte al tipo di prodotto e al gusto dei più piccoli, come le mele Golden, le pere William e la prugna Sugar a bassa acidità, più dolci. Nell’alimentazione per bambini anche gli antiparassitari naturali e le micotossine devono essere pari a zero. Per questo abbiamo adattato i processi lavorativi alle migliori varietà, escludendo completamente, aromi naturali, zuccheri aggiunti, amido di mais e ovviamente l’olio di palma che Alce Nero ha eliminato da tutti i prodotti. Infine, abbiamo scelto la massima trasparenza, inserendo le etichette narranti di Slow Food che indicano tutti i processi di coltivazione, lavorazione e i luoghi di produzione”.

“Dietro e dentro a questa linea ci sono idee e storie. Prima dei prodotti ci sono dei patrimoni, come quelli delle nostre aziende socie che producono e trasformano nel totale rispetto. Questa linea è stata per noi un passo epocale, nessuna azienda a parte le grandi multinazionali propone una gamma bio così completa. Lo abbiamo fatto con il supporto dei nostri soci come la Cesenate che produce in particolare gli omogenizzati, è un’azienda di farmacisti e agricoltori che da più di 150 anni trasforma la frutta che coltiva direttamente nei propri campi. Lavoriamo con loro da oltre 20 anni, con la condivisione che le piante e la fertilità della terra determinino la qualità organolettica e nutrizionale, ecco perché non usiamo additivi o edulcoranti. Per le paste abbiamo scelto solo il farro e il grano Sanatore Cappelli, che hanno straordinarie caratteristiche. Non solo sono cereali antichi ma anche a stelo alto, con la peculiarità di andare a cercare i nutrienti molto in profondità, a oltre un metro. Le loro caratteristiche e la digeribilità sono completamente diverse rispetto ai grani convenzionali a stelo corto. Generazione Bio è un Cibo Vero che nutre bene, ritengo importante dare la possibilità di scegliere una corretta alimentazione fin dai primi mesi”, ha spiegato Lucio Cavazzoni.

Dimmi come mangi da piccolo e ti dirò come sarai da grande, è la sintesi del discorso della dr.ssa Renata Alleva. “L’educazione al gusto e la salute del nascituro, iniziano già nella pancia della mamma, ecco perché l’alimentazione in gravidanza e nei primi mesi di vita determina quello che saremo da adulti. È fondamentale la scelta di un’alimentazione biologica, senza pesticidi, in tutte le fasi della vita e particolare attenzione va posta nel periodo della gravidanza e della prima infanzia. L’epigenetica spiega come alcuni componenti alimentari, tra cui zuccheri, grassi, eccessi calorici, pesticidi, additivi e coloranti, influenzino il DNA del feto e del neonato, nel periodo dell’allattamento e svezzamento. Durante la gravidanza i fattori di rischio della dieta sono due: quantitativo e qualitativo. Un eccesso di peso pre-gravidico o durante la gravidanza sono fattori di rischio sia per il parto che per patologie successive come l’obesità infantile. Il cibo spazzatura in gravidanza determina già il gusto e la dipendenza futura. La mamma esposta a pesticidi in gravidanza, ne ha una elevata concentrazione nel sangue e nelle urine che, trasmette attraverso la placenta al feto: questo meccanismo può ripetersi per diverse generazioni a causa della persistenza di alcuni pesticidi organici. L’eccesso di apporto proteico è, fin dall’inizio, un altro fattore di rischio obesità in età adulta. Anche un eccesso di sodio e di zucchero hanno effetti negativi sia nel lungo sia breve termine. La qualità dell’alimentazione nella famiglia è indispensabile per determinare un corretto futuro, i bimbi sono i più esposti: scegliere bio, ed avvicinarsi fin da piccoli alla cultura alimentare biologica è importante per la salute dell’ambiente e quindi dell’uomo”.

“Come pediatri siamo molto interessati alle problematiche alimentari, una corretta alimentazione in gravidanza e nei primi anni è importantissima. Dai 0 ai 3 anni stomaco, fegato e reni sono gli organi più esposti e nel bimbo sono diversi, anche i sistemi enzimatici sono nettamente inferiori, così come la capacità di eliminazione. Ecco perché le contaminazioni chimiche e microbiologiche possono determinare seri problemi. Per tutto l’arco evolutivo ci sono modificazioni del sistema corporeo e metabolico molto significative. Il biologico come tutela è rilevante in tutte le fasi di crescita. Negli ultimi anni, oltre alla sensibilità verso le problematiche nutrizionali, la pediatria ha iniziato a porsi il problema degli effetti delle contaminazioni ambientali sull’organismo infantile, ci sono tonnellate di sostanze chimiche immesse ogni anno nell’ambiente. Da un punto di vista scientifico si conoscono gli effetti solo di una piccolissima parte di queste, però ci sono studi e ricerche che testimoniano come certe sostanze chimiche possano agire sull’espressione del gene e determinare eventuali danni futuri”, ha concluso Sergio Bernasconi.

L’incontro è terminato con un baby show cooking a cura della chef Monica Bianchessi che ha realizzato ricette semplici e gustose utilizzando i prodotti della nuova linea Generazione Bio.

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