Cosa c’è di vero dietro alcune spaventose leggende metropolitane?

Ci sono molte storie spaventose che diventano delle vere e proprie leggende metropolitane e in alcuni casi sono state riprese come soggetto per film horror, come il noto “Urban Legend”, del 1998, diretto da Jamie Blanks.

volga neraTra la moltitudine di racconti vi sono alcune storie che traggono origini molto antiche, come le dame bianche rinchiuse nei castelli in epoca medievale che continuano ad infastidire custodi e visitatori, così come i racconti dei fantasmi di bambini morti per un incidente violento che non lasciano il mondo terreno e che a volte alcune persone li sentono ancora piangere…

Tra queste Chedonna ha riservato una selezione di cinque leggende urbane che sicuramente potreste raccontare una sera davanti ad un falò!

La leggenda del college: il college americano è uno dei luoghi più noti nei quali hanno ambientato numerosi film di paura. Tra le storie, vi è la leggenda che narra di una giovane studentessa che torna nella sua stanza al college nella tarda notte. Per non svegliare la sua compagna non accende la luce e si mette a dormire. Il mattino seguente, al risveglio, trova la sua amica assassinata e sul muro una scritta con il sangue: “Non sei contenta di non aver acceso la luce?”

La leggenda dell’autostoppista: anche in questo caso si tratta di un cult dell’horror come alcuni film che narrano dell’autostoppista fantasma e assassino o del camionista maniaco che rapisce le giovani donne lungo le strade. In questo caso si tratta della storia di  un camionista che, nel bel mezzo della notte, incontra una giovane e bellissima ragazza che stava facendo l’autostop e lui si ferma per darle un passaggio. Dopo un po’ la giovane chiede di scendere ma si dimentica la felpa sul camion. Così il camionista torna indietro per restituire la felpa alla ragazza, ma arriva ad un cimitero dove trova una tomba con la fotografia della giovane.

 La storia del fidanzato suicida: una leggenda narra la storia di una coppia che si era appartata con l’automobile in un bosco. Ad un certo punto, il ragazzo scende per fare pipi. Dopo un po’ la ragazza non vedendolo tornare e sentendo dei rumori strani provenire dal buio, si mette al posto di guida, accende la macchina per andare via ma si accorge che l’auto non riesce a muoversi. In realtà, scopre che alla macchina era stata legata una corda alla quale si era impiccato il giovane.

La volga nera: Tra gli anni Sessanta e Settanta, vi è una leggenda che narra della scomparsa di giovani e bellissime donne, ma anche di bambini che sarebbero stati visti salire in una limousine tipo Volga nera, in uso dopo la Seconda guerra mondiale a Varsavia. Si pensa che quelle persone fossero state destinate come giocattoli sessuali per i Soviet.

Il doberman soffocato: è la storia di una famiglia che vive in Australia. Moglie e marito tornando a casa da una cena trovano il loro cane di razza doberman che si stava soffocando e lo portano subito dal veterinario. Dopo averlo lasciato all’ambulatorio, quando arrivano nella loro abitazione, ricevono una chiamata del veterinario che li invita a “lasciare subito la loro casa”. Il cane si era soffocato a causa di un dito umano e solo più tardi è stato individuato un ladro che si era introdotto nella loro abitazione.

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