LIBRI: ‘Le parole giuste’

cop_parole giuste piatto“Per chi è dislessico la pagina è un muro da scalare. E’ dura anche trovare il rigo per andare a capo e leggere gli articoli,  e pure gli spazi bianchi tra parola e parola danno un sacco di problemi…”

Emma è in seconda media. Da un po’ di tempo pare che intorno a lei si sia creato il deserto. Il gruppo che impersonerà le dee dell’Olimpo alla sfilata di carnevale l’ha gentilmente esclusa. Sulla “lista dei segreti spacciati”, che ogni tanto viene misteriosamente trovata nell’armadio di classe, è apparsa la scritta: “Emma della seconda E finirà nel gruppo RPS”. Recupero, potenziamento, sostegno: è di questo che ha bisogno, Emma? “Sono diventata stupida” pensa. Ma non è vero: le sue difficoltà hanno origine, molto semplicemente, in un disturbo comune a tantissimi ragazzi, la dislessia. Però, pensa Emma, non è il caso di parlarne in famiglia. Papà è malato, molto malato. È in attesa di un trapianto. I suoi problemi li affronterà da sola. Ma non è facile, quando si vive la scuola come un campo minato pieno di insidie, dove i concetti sembrano sfuggire come anguille e le parole si intrecciano e si confondono come un gomitolo di suoni inceppati…

Le parole giuste è un romanzo lieve e delicato su un disturbo molto diffuso e in crescita: la dislessia.

Una storia di formazione, crescita e cambiamento.

Silvia Vecchini, nata a Perugia nel 1975, da anni scrive libri per bambini, romanzi per ragazzi e poesie. Scrive anche sceneggiature per storie a fumetti: una sua graphic novel ha ricevuto il Premio Boscarato come miglior fumetto per bambini e ragazzi e il Premio Orbil Balloon. Alcuni dei suoi libri sono stati tradotti in Francia, Spagna, Polonia, Corea del Sud e in altri paesi. Incontra bambini e ragazzi nelle scuole, in biblioteca e nelle librerie, per letture e laboratori di scrittura.

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