Allergia primaverile e gravidanza: cosa fare?

Rimedi naturali per affrontare la rinite allergica quando si è in attesa

Ogni anno alle porte della primavera si presenta, puntuale come un orologio svizzero, l’allergia primaverile. Un italiano su tre, alla vista delle prime margherite nei prati, alza gli occchi al cielo e pensa che anche quest’anno dovrà fare i conti con la rinite allergica.

Ma la ricerca medica propone diverse soluzioni, dai classici e usatissimi antistaminici, farmaci che agiscono direttamente sulla produzione di istamine, fino ai rimedi più dolci che ci regalano la medicina omeopatica e la fitoterapia.

La condizione della donna in gravidanza rispetto alla rinite allergica è un pochino limitativa per quanto riguarda la possibilità di cure. Gli antistaminici non possono essere assunti, sopratutto durante il primo trimestre.

Una giovane mamma dovrà quindi rivolgersi alla medicina naturale che, nella maggior parte dei casi, rappresenta un aiuto molto efficace e senza effetti collaterali su mamma e bambino.

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Ma cosa deve fare una donna allergica e incinta?

Prima di tutto rendere partecipe il  medico ginecologo della propria condizione, perchè le normali risposte immunitarie, che di solito si hanno nei confronti degli allergeni durante la propria vita, nel periodo della gravidanza possono subire delle variazioni di intensità, che possono richiedere un intervento più incisivo al livello terapeutico.

Ma, se le sintomatologie rientrano in un normale quadro clinico, la medicina “alternativa” ci regala la possibilità di prevenire e curare questa condizione.

Molto importante sarà per la mamma assumere dei rimedi in preparazione alla stagione primaverile, come ad esempio i classici prodotti omeopatici, pollens e histaminum, le cui diluizioni da assumere verranno consigliate dal medico omeopata.

Anche la fitoterapia ci viene incontro, assumendo echinacea che contiene una forte dose di vitamina c e il ribes nigrum, potente antinfiammatorio anche chiamato il cortisone vegetale.

Ci sono poi degli oligo elementi da assumere nel periodo pre allergia, come ad esempio manganese, zolfo e fosforo.

 La parola d’ ordine è prevenire.

Ci sono poi degli alimenti istamino liberatori, l’assunzione dei quali creerebbe terreno fertile alle crisi allergiche: ad esempio, tra i pesci, il tonno e lo sgombro, tra le verdure, pomodori, spinaci, basilico e poi alcuni tipi di formaggi, le uova, il cioccolato e anche le fragole.

Cosa fare se si è ormai in piena crisi allergica?

Prima di tutto tenere sempre capelli e abiti puliti, eviterete così di inalare allergeni o residui di pollini.

 Assumere i rimedi di preparazione, associati a dei farmaci omeopatici o fitoterapici di automedicazione, che potete reperire in farmacie ed erboristerie specializzate.

In questa particolare condizione della donna è sconsigliato assumere rimedi, se non blandi, senza l’assistenza del medico omeopata.

Ma, una volta consultato lo specialista, sarete contente di constatare come i sintomi possano sparire anche  senza assumere dei farmaci antistaminici che presentano molti effetti collaterali.

E chissà, potrete decidere di convertirvi del tutto ad una scelta di cura più dolce e che tenga conto del completo equilibrio psicofisico dell’ imdividuo!

Assia Pelliccia
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