Vin brulé la ricetta segreta per preparare questa bevanda calda e avvolgente, perfetta per le fredde serate invernali. Un’esplosione di gusto e aroma che conquista tutti, dagli amici più esigenti ai familiari.
Profuma di montagna, mercatini e sciarpe avvolgenti, ma negli ultimi anni è diventato anche il rito caldo dei party invernali più esclusivi: il vin brulé, nato tra le Alpi italiane e l’Europa centrale, oggi conquista red carpet e chalet chic con il suo bouquet speziato e la sua anima confortevole.
Un tempo era considerato il “rimedio della nonna” contro i malanni di stagione, una sorta di tisana d’autore a base di vino rosso, agrumi e spezie. Oggi è l’alleato perfetto per affrontare le giornate gelide con stile, possibilmente accanto a un piatto di caldarroste fumanti o a una fetta generosa di strudel di mele, come dettano le tradizioni del Nord. La tendenza? Aromi bilanciati, profumo intenso e sorso morbido, proprio come piace alle star.
Per un vin brulé dalle note armoniose e dall’aroma avvolgente, puntate su una base di carattere e spezie selezionate. Qui una versione equilibrata, ideale per chi cerca un profilo elegante e rotondo.
Ingredienti (per circa 6-8 tazze) includono Vino rosso Teroldego, zucchero, scorza di un limone non trattato, scorza di un’arancia non trattata, cannella in stecche, chiodi di garofano, bacche di ginepro, anice stellato, e noce moscata.
Il procedimento inizia con lo zucchero in una casseruola dal fondo spesso a cui si uniscono subito le spezie: anice stellato, chiodi di garofano, bacche di ginepro e le stecche di cannella, con una spolverata di noce moscata. Profumate con le scorze di agrumi tagliate a strisce larghe, versate il vino rosso e mescolate. Portate a sfiorare il bollore a fiamma media; quindi abbassate il fuoco e lasciate sobbollire dolcemente per circa 30 minuti. Filtrate con un colino fine per eliminare scorze e spezie, quindi servite ben caldo.
Il Teroldego è una base eccellente per il suo profilo fruttato, struttura e freschezza. In alternativa, Nebbiolo o Barbera per un profilo teso e profumato, o Sangiovese per tannino gentile e acidità vivace sono ottime scelte. Il grado alcolico percepito dipende dalla cottura: per un vino speziato morbido e solo lievemente alcolico, mantenete una cottura di circa 30 minuti.
Servitelo tra 60 e 70 °C, mai bollente. Il calice ideale è una tazza con manico o un bicchiere termico. Per la mise en place da copertina, completate con una stecca di cannella e una scorzetta d’arancia. Abbinatelo a caldarroste, strudel di mele tiepido, o frollini alle spezie per un contrasto semplice e goloso.
Il vin brulé si può conservare in frigorifero per massimo 2 giorni. Al momento del servizio, riportatelo in temperatura a fiamma dolce senza farlo bollire. Se desiderate rinfrescarne il profilo dopo la sosta in frigo, aggiungete una striscia di scorza d’arancia fresca, da rimuovere al momento dell’impiattamento.